Sapore complesso e spiccata nota aromatica dolcemente strutturata, capace di risvegliare teneri ricordi legati al Natale e sentori tipici dei dolciumi speziati appena sfornati. Non stiamo parlando di biscotti o chissà quale altra leccornia, ma di deliziose bevande calde davvero molto speciali. L’esempio per eccellenza in questa particolare categoria di preparati è sicuramente il rinomato e piacevole vin brûlé (o mulled wine), letteralmente vino bruciato, caratteristico delle zone montane italiane e dell’Europa centrale. Tuttavia il vin brûlé non è l’unica bevanda capace di rifocillare con gusto nelle giornate più fredde. Esiste infatti una versione decisamente “differente” che al posto del vino utilizza la birra. Si tratta dell’antico Wassail, una bevanda ampiamente consumata nel periodo natalizio dell’Inghilterra medievale che, arrivando fino ai giorni nostri, è stata italianamente ribattezzata birra brulé. Vediamo dunque come preparare il particolare hot punch tra i fornelli di casa!
Indice
- Wassailing: dall’antica usanza pagana inglese alla piacevole birra brulé
- Birra brulé, la ricetta per realizzarla tra i fornelli di casa
Wassailing: dall’antica usanza pagana inglese alla piacevole birra brulé
Il Wassailing era un’antica tradizione natalizia tipica dell’Inghilterra medievale che prende il nome dalla coppa del Wassail, in cui veniva riposta e consumata in grande quantità una bevanda calda a base di birra o sidro con spezie e mele tostate. Il termine deriva dall’antico norvegese ves heill e dall’antico inglese wes hal, che letteralmente significa sii in buona salute oppure sii in buona fortuna.
Dalle tante sfaccettature, la festa folkloristica inglese del Wassailing aveva tendenzialmente due varianti. La prima consisteva nella visita in casa durante i dodici giorni del Natale. Si trattava di un periodo in cui delle giovani donne (le ragazze del Wassail), vestite con ghirlande e nastri, andavano di porta in porta cantando e offrendo da bere dalla ciotola del Wassail in cambio di doni. E’ una pratica tutt’ora esistente, ma in gran parte sostituita dai canti di Natale.
Wassail! Wassail! All over the town,
Wassailling Song, cantata la notte di Capodanno, nel Gloucestershire
Our toast it is white and our ale it is brown;
Our bowl it is made of the white maple tree;
With the wassailing bowl, we’ll drink unto thee.
La seconda variante consisteva invece nella visita ai frutteti, in cui gli abitanti delle campagne del West Country inglese cantavano e bevevano fra i meleti durante la dodicesima notte che concludeva il periodo natalizio e coincideva col giorno dell’Epifania oppure il 17 gennaio, data della “Vecchia Dodicesima Notte“. Questo rituale secondo la tradizione pagana serviva per garantire il raccolto e il tempo della semina nell’anno successivo.
Anche questa pratica è sopravvissuta nel corso dei secoli, e viene tutt’oggi celebrata nei meandri occidentali del Somerset e Gloucester del Regno Unito. Ma cosa ne rimane dell’antica bevanda?
La ricetta trascritta più tradizionale è riferita al Lambs Wool, tradotto “lana di agnello“, a base di birra speziata o sidro e mele cotte, che risale al 1633. Tuttavia una sommaria descrizione della ricetta è racchiusa anche in una poesia di Robert Herrick, poeta inglese ed esponente della scuola dei Poeti cavalieri, intitolata “Twelfe–Nigth” o “King and Queene“, pubblicata per la prima volta nel 1648.
Next crown a bowl full
Robert Herrick (1648)
With gentle lamb’s wool:
Add sugar, nutmeg, and ginger,
With store of ale too;
And thus ye must do
To make the wassail a swinger.
Oggigiorno la particolare bevanda, regina del Wasseling, si prepara come un punch caldo decisamente speziato. Nel corso degli anni la ricetta ha subito diverse variazioni rispetto all’originale, attraverso l’utilizzo di differenti spezie che ricordano ovviamente l’atmosfera natalizia. Tuttavia, come nel Medioevo, la birra o sidro di mele è una costante che rimane e deve assolutamente primeggiare!
Birra brulé, la ricetta per realizzarla tra i fornelli di casa
La ricetta per realizzare l’antica bevanda del Wasseling, italianamente ribattezzata birra brulé, prevede una birra tendenzialmente alcolica, spezie varie e mele. Consigliata come bevanda rifocillante nelle giornate fredde, è particolarmente indicata anche come digestivo e punch da meditazione.
Scegliere la giusta birra, nella praparazione, è importante tanto quanto l’impiego delle corrette spezie. E’ fondamentale infatti valutare la parte amara della birra, che non deve risultare troppo intensa. A tale proposito sono indicate birre dall’alto tenore alcolico e dal sapore particolarmente maltato come le Malt Liquor, Marzen, Porter e Belgian Ale. Tendenzialmente vanno bene anche le birre Lambic, acidule e al contempo equilibrate dai toni dolci della frutta.
Gli ingredienti del Birra brulé
Di seguito la ricetta rivisitata per realizzare in casa la birra brulé per 6 persone:
- 1 l di birra;
- 300 ml di succo di mela. In alternativa è possibile utilizzare 3 mele fuji tagliate e inserite in pentola;
- 1 limone bio. Si utilizzerà il succo e la scorza;
- 1 arancia bio. Si utilizzerà il succo e la scorza;
- 100 g di zucchero di canna. In alternativa è possibile utilizzare 30 g di miele;
- 5 g di zenzero in polvere;
- 3 fiori di anice stellato;
- 5 g di noce moscata grattugiata;
- 6 chiodi di garofano;
- 2 stecche di cannella.
La preparazione
- In una pentola versare il succo di mela, il succo di limone e d’arancia con le relative scorze;
- Dopo 5 min di cottura a fuoco lento, aggiungere birra, zucchero o miele, zenzero, noce moscata, chiodi di garofano, anice stellato e stecche di cannella. Mentre si mescola il tutto delicatamente a fuoco lento, bisognerà prestare attenzione affinché il preparato non arrivi a ebollizione!
- Servire caldo filtrando il composto da tutte le aggiunte e comunque prima che quest’ultimo raggiunga il bollore (5-6 min di cottura circa dall’aggiunta della birra).
N.B.: in caso si utilizzino le mele tagliate a cubetti, saltare il punto (1). Le aggiunte andranno fatte in contemporanea all’inserimento della birra in pentola, mescolando il preparato a fuoco lento e facendo sempre attenzione affinché non raggiunga il bollore.
Utilizzare come guarnizione una fettina di arancia o di mela!
Buona birra a tutti.