Negli ultimi anni, sono state diverse le azioni green rivolte alla salvaguardia o quantomeno adibite a non compromettere ulteriormente l’ecosistema in cui viviamo. Un periodo interessato da una grande sensibilizzazione ambientale, che ha cercato di indurre l’uomo a diminuire gli sprechi e a instaurare in esso un “senso sostenibile” per tutto ciò che giornalmente destina nella pattumiera.
Qualche risultato, però, inizia ad arrivare! Sebbene l’obiettivo è ben lontano mentre il tempo stringe, i primi importanti feedback giungono proprio dai grandi colossi industriali. In questo senso, il settore birraio non fa certamente eccezione, con idee rivoluzionare e talvolta stravaganti. E’ proprio il caso di un birrificio giapponese che, dagli scarti di produzione della birra, ne ha ricavato jeans sostenibili.
Dagli scarti della birra ai jeans sostenibili
La birra è una bevanda straordinaria! Ricca di innumerevoli proprietà, se bevuta con moderazione, è in grado di apportare diversi benefici all’organismo (leggi l’articolo). Essa si ricavata da un elaborato procedimento, che combina malti e luppoli al delicato lavoro del lievito. Un lavoro molto particolare che nella fase produttiva ha il compito di trasformare il mosto in birra.
Dal processo di birrificazione, però, non deriva esclusivamente una delle bevande più amate di sempre, ma anche malti e luppoli esausti. Composti che, terminando il loro ciclo di utilizzo tra le pentole di produzione, saranno obbligatoriamente smaltiti tra i rifiuti differenziati. Tuttavia c’è qualcuno che ha preferito non buttare gli scarti della birra. L’idea arriva dal Sol Levante, dove malti e luppoli esausti ritrovano nuova vita in jeans dalla particolare leggerezza e traspirabilità.
Gli Jeans, per l’appunto, rappresentano un indumento amatissimo e senza tempo. Ma tra piantagioni di cotone, pesticidi, acqua e coloranti sono un capo che grava tantissimo sul nostro ecosistema. A dare l’input per questa trovata green è il birrificio Sapporo Breweries, supportato dall’esperienza della Shima Denim Works, azienda già nota per la realizzazione di jeans derivanti dagli scarti della canna da zucchero.
I Black Label Malt & Hops Jeans (è questo il nome degli jeans sostenibili ricavati dagli scarti della birra) sono stati messi in vendita sullo shop del birrificio a 41.800 Yen Giapponesi (circa 290 Euro). Un prezzo certamente non proprio economico, ma che nella fattispecie non ha rappresentato un limite. I 30 pezzi acquistabili, infatti, sono terminati velocemente, considerando le oltre 1600 richieste ricevute.
Il processo produttivo
Per creare i pantaloni Black Label Malt & Hops Jeans, l’azienda Shima Denim Works ha riutilizzato gli scarti del processo di produzione della Black Label. Si tratta di una Lager limpida dal colore dorato, che si accompagna a una leggera schiuma bianca. Una birra dagli aromi maltati, agrumati ed erbacei, con un corpo medio e un retrogusto pulito e rinfrescante.
Il processo di realizzazione degli jeans prevede che trebbie, gambi e foglie di luppolo siano prima essiccati e poi polverizzati. La polvere che ne deriva, viene successivamente miscelata alla canapa di Manila per realizzare il Washi (un tipo di carta giapponese molto sottile utilizzata anche negli origami).
Dalla carta giapponese si otterrà il filo di Washi, un filato dalla particolare leggerezza e morbidezza, utilizzato come trama e tessuto per dare vita al denim che rispetta l’ambiente.
Buona birra a tutti.