Pale Ale in All Grain: i passaggi dal malto alla bottiglia

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Pale Ale in All Grain: i passaggi dal malto alla bottiglia
Pale Ale in All Grain: i passaggi dal malto alla bottiglia

Stile inglese e successivamente rivisitato anche in Belgio. Per tradizione si caratterizza da una grande percentuale di malti Pale, da un amaro incredibilmente bilanciato e morbido, e da un colore che va dal paglierino chiaro al dorato. La Pale Ale conquista per il suo aroma vagamente floreale e maltato, oltre che per il gusto morbido e cremoso che richiama leggere note luppolate. Vi ho incuriosito? Ecco la ricetta All Grain per realizzare la Pale Ale tra i fornelli di casa!

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Indice

  1. La Ricetta All Grain per 23 l di birra
  2. Gli strumenti da utilizzare
  3. Informazioni sulla cotta
  4. Il Procedimento

Pale Ale in All Grain per 23 l di birra

ingredienti

Malti

  • Pale Ale 4,3 kg;
  • Crystal 100 500 gr;
  • Cara Gold 200 gr.

Luppoli

  • Challenger 35 gr, 1° inserimento bollitura 60 min;
  • E.K. Goldings 20 gr, 2° inserimento bollitura 20 min;
  • E.K. Goldings 15 gr, 3° inserimento bollitura 5 min.

Lievito

1 bustina di lievito secco Mangrove Jack’s Liberty Bell Ale M36 (temp. di fermentazione consigliata: 18-23 °C).

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Gli strumenti da utilizzare

kit fermentazione

N.B.: Alcuni di questi strumenti sono contenuti nel kit di fermentazione. Per altre attrezzature e per sapere dove acquistarle dai un’occhiata qui!

Informazioni sulla cotta

  • Tecnica: All Grain;
  • Stile: Pale Ale;
  • OG Stimata: 1.047;
  • IBU Stimato: 26,1;
  • Colore SRM Stimato: 8.0;
  • FG Stimata: 1.011;
  • Gradazione Alcolica Stimata: 4,7 %vol.;
  • Ammostamento: Single Step;
  • Acqua di Mash: 15 Litri (5 kg x 3l);
  • Acqua di Sparge: 15 Litri;
  • Luppolatura: 60 min;
  • Priming: 5 g/l
  • Perdite assorbimento grani + evaporazione bollitura: 7 Litri (variabili in base all’efficienza dell’impianto).

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Il Procedimento

Ammostamento (approfondimento)

pentola ammostamento
  1. Versare in una pentola 15 l di acqua;
  2. Alzare la temperatura a 65 °C;
  3. Arrivati alla temperatura di 65 °C, inserire i malti (Mash In);
  4. Mescolare con un mestolo;
  5. Mantenere costante la temperatura (65 °C) per 60 min;
  6. In una seconda pentola versare ulteriori 15 l d’acqua. Successivamente alzare la temperatura a 78 °C (acqua di Sparge);
  7. Trascorsi 60 min a 65 °C, effettuare il test dello iodio. Se il test darà esito positivo procedere al Mash Out; in caso contrario, continuare l’ammostamento a 65 °C fino alla completa conversione degli zuccheri;
  8. Per il Mash Out bisognerà portare il mosto alla temperatura di 78 °C per 15 min;
  9. Trascorsi 15 min procedere al filtraggio del mosto;
  10. Terminato il primo filtraggio, procedere al lavaggio delle trebbie attraverso l’acqua di Sparge;
  11. Travasare il mosto filtrato nella pentola di luppolatura.

N.B.: Il mosto filtrato è travasato in una pentola o, in mancanza, nel fermentatore. Nel caso si utilizzi il fermentatore, al completamento del filtraggio, il mosto potrà essere travasato nuovamente nella pentola di Mash precedentemente lavata!

Nella fase di travaso è opportuno non far splashare il mosto per evitare problemi di ossidazione. A tale proposito si raccomanda di fare il travaso a velocità moderata, aiutandosi con un tubo.

Luppolatura (approfondimento)

  1. Portare il mosto a bollore;
  2. Appena inizia a bollire inserire in pentola il primo luppolo (Challenger 35 gr);
  3. Dopo 40 min dal primo inserimento, introdurre in pentola il secondo luppolo (E.K. Goldings 20 gr);
  4. Prima di terminare la bollitura si potrà inserire (se si possiede) la serpentina per sterilizzarla. Considerando una luppolatura di 60 min è opportuno utilizzare gli ultimi 15 min di bollitura per la sterilizzazione;
  5. Dopo 15 min dal secondo inserimento, inserire in pentola il terzo luppolo (E.K. Goldings 15 gr);
  6. Trascorsi 5 min dal terzo inserimento, spegnere la fonte di calore e procedere al raffreddamento con serpentina o sistema alternativo;
  7. Quando il mosto arriverà a temperatura ambiente effettuare il Whirlpool. L’operazione serve a concentrare tutte le impurità al centro della pentola;
  8. Travasare il mosto nel fermentatore avendo cura di filtrare il luppolo.

N.B.: Durante questo travaso è consigliabile far splashare il mosto per favorire la formazione d’ossigeno. Questo accorgimento faciliterà il lavoro del lievito e l’inizio della fermentazione!

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Inoculo del lievito (approfondimento)

  1. Prima d’inserire il lievito nel fermentatore (sanificato), prelevare un campione di mosto per la misurazione della densità (approfondimento);
  2. Inoculare il lievito indicato all’interno del fermentatore;
  3. Ossigenare il mosto mescolando energicamente con un mestolo;
  4. Chiudere il fermentatore, ricordandosi d’inserire il sanificante nel gorgogliatore, e aspettare l’inizio della fermentazione.

Fermentazione (approfondimento)

fermentazione
  1. Tenere il fermentatore a temperatura costante. La temperatura consigliata è tra 20-22 °C;
    • Finita la fase vigorosa della fermentazione (1 settimana almeno), è consigliabile fare un travaso in un secondo fermentatore (se si possiede);
  2. Dopo la fase vigorosa della fermentazione è consigliabile tenere la birra nel fermentatore almeno per un’altra settimana. Nonostante in questa seconda fase il gorgogliatore emetterà pochissime bolle (o per niente), molto probabilmente il lievito starà ancora lavorando. L’unico modo per scoprire se la fermentazione è completamente terminata, è misurare la densità (FG). Ricordo che per imbottigliare, il valore della densità FG consigliata è di 1.011.

N.B.: Solitamente la densità FG è inferiore di 1/4 rispetto alla densità OG. Se abbiamo una OG di 1.047 (47), la densità FG dovrà essere di almeno 1.011 (11) per imbottigliare (47/4=11,7).

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Imbottigliamento (approfondimento)

Conclusa la fermentazione della Pale Ale realizzata col metodo All Grain è il momento d’imbottigliare la birra! Ovviamente prima d’imbottigliare, la densità FG dovrà essere di almeno 1.011. Inoltre durante l’imbottigliamento si eseguirà il priming, fatto in fermentatore o in bottiglia, il quale darà la frizzantezza alla birra. Ricordo che per la ricetta è previsto un priming di 5 g/l.

Se voglio fare il priming nel fermentatore?

tecnica 3 dita imbottigliamento
  1. Sanificare le bottiglie;
  2. Aggiungere dello zucchero alla birra che si trova nel fermentatore. In questo caso aggiungere 5 g di zucchero per ogni litro di birra (Es: 50 g di zucchero per 10 l di birra);
  3. Mescolare delicatamente per favorire la diluizione dello zucchero;
  4. Imbottigliare, avendo cura di lasciare tre dita tra il livello della birra e il tappo della bottiglia;
  5. Tappare le bottiglie.

Se voglio fare il priming in bottiglia?

bottiglie priming siringa
  1. Sanificare le bottiglie;
  2. Imbottigliare, avendo cura di lasciare tre dita tra il livello della birra e il tappo della bottiglia;
  3. Prima di tappare le bottiglie, aggiungere il quantitativo di zucchero proporzionato alla capienza della bottiglia (Es.: Considerando un priming di 5 g/l, aggiungere 1,65 g di zucchero per una bottiglia da 33 cl). A tal proposito è possibile approfondire questa tecnica con la realizzazione di una soluzione zuccherina;
  4. Tappare le bottiglie.

Maturazione

Imbottigliata la birra, è necessario attendere almeno 15 giorni per la rifermentazione in bottiglia. Le bottiglie dovranno essere tenute al buio e a temperatura costante (in questo caso la temperatura consigliata è tra 18-20 °C). La stabilità e la delineazione del profilo organolettico della birra arriverà solo dopo 1-2 mesi di maturazione.

Sul canale Youtube troverete la video realizzazione di altre ricette col metodo All Grain. Non dimenticate di iscrivervi al canale!

Buona birra a tutti.

1 commento

  1. ciao e complimenti per il blog, sempre molto utile e chiaro.
    vorrei fare questa ricetta su un impianto BIAP, hai delle indicazioni particolare a cui posso attenermi? So che il rapporto acqua/grani è molto simile a quello del BIAB ma io farei comunque un po’ di sparge quindi non so come regolarmi con la quantità d’acqua per il mash.
    Grazie

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