In questi giorni non si fa che parlare di ripartenza dopo il lockdown. In particolare la fase 2 della manovra del Governo vuole allentare poco alla volta la morsa restrittiva, che ha tenuto barricati in casa milioni d’italiani. La paura di questo nuovo step dell’emergenza sanitaria è tanta, ma le idee per ricominciare a “vivere la vita di prima” non mancano. Si pensa ovviamente alla sicurezza per scongiurare nuovi contagi, ma anche ad un’economia in completo subbuglio. Naturalmente si fa quel che si può, attraverso idee e suggerimenti che nonostante le buone intenzioni, lasciano il tempo che trovano. Ma tra le diverse pensate che cercano di rimettere in moto l’Italia, ne spunta una che sembrerebbe far conciliare sicurezza e ripartenza! Arriva TAACfatto, il dispositivo che potrebbe dare una svolta alla fine della quarantena.
TAACfatto VS Covid-19
Il temibile Covid-19 che sta mettendo alla prova sia la vita della popolazione mondiale, che la professione di virologi, economisti e politici sembrerebbe aver trovato un avversario che quantomeno cerca di far ripartire un’economia ormai allo sbando. Il lavoro ammirevole che gli scienziati stanno svolgendo su questo virus, in mancanza purtroppo di cure specifiche, ha dato indicazioni sui campanellini d’allarme che lo caratterizzano. Indicazioni utili principalmente per cercare di confinare i soggetti che hanno contratto l’infezione, senza che diventino ignari untori. Uno dei segnali più diffusi, oltre alla tosse, è la tipica febbriciattola, sintomo su cui si fonda il progetto denominato TAACfatto.
Il progetto made in Italy realizzato da Marco Zorzettig, imprenditore friulano del vino e fondatore del birrificio Gjulia, in collaborazione con Gimmi Bodigoi dello studio SBengineering, consentirà di rilevare la temperatura corporea di chiunque si appresti ad entrare nel locale, attraverso una colonnina piazzata all’ingresso. La struttura alta 170 cm e larga 35 cm, si potrà installare all’entrata di qualsiasi esercizio pubblico.
Come funziona TAACfatto?
In pochi attimi TAACfatto è in grado di rilevare la temperatura corporea. Se la temperatura risulterà inferiore ai 37,5 °C (soglia d’allarme), la macchina darà luce verde permettendo l’entrata al locale. Se l’esame termico rileverà una temperatura maggiore, la colonnina restituirà un segnale acustico e luminoso informando sia il cliente che il personale di sala. Inoltre sarà possibile collegare la macchina alle porte elettriche dell’esercizio commerciale, in modo che vengano chiuse in automatico.
TAACfatto nasce per supportare il canale Horeca. “Per chi come me produce vino e birra, – afferma Marco Zorzettig – il canale Horeca rappresenta una risorsa fondamentale. Con ristoranti, bar, enoteche chiusi ormai da settimane tutto il settore dovrà fronteggiare una crisi molto pesante. E onestamente non credo in una ripartenza immediata quando il lockdown avrà termine. Dovremo tutti riconquistare la fiducia nell’uscire, stare insieme, godere di una cena e di un buon bicchiere di vino”.
La colonnina TAACfatto è di rapida installazione e fondamentalmente non occupa molto spazio. Il modello base (senza tornello), dal costo di 2500 € (50% detraibili), prevede:
- Lettura della Temperatura a distanza;
- Cicalino d’Allarme con attivazione luminosa e sonora al superamento della soglia di 37,5 °C;
- Trasmissione a distanza della presenza di un soggetto febbricitante;
- Blocco/sblocco dei dispositivi d’accesso al locale.
Per altre informazioni visitare il sito TAACfatto!
Entro una ventina di giorni si potrà vedere questo marchingegno all’ingresso di diversi locali. Considerando la pericolosità di questo virus, la prudenza non è mai troppa. Oltretutto bisognerà considerare, che molto probabilmente la fase di ripartenza potrebbe essere più delicata e complicata della stessa quarantena. Naturalmente si spera che la prudenza al ritorno sociale, sia presto sostituita da cure ad alta percentuale di guarigione e magari all’ambito vaccino. Nel frattempo prevenire e meglio che curare!
Buona birra a tutti.