Grande fermento nel Campus Peroni che dopo il lockdown, in cui le attività si sono svolte in modo digitale, inaugura la stagione di raccolta dell’orzo. Un avvenimento importante per tutti i partecipanti della filiera Peroni, che ha avuto luogo il 3 luglio scorso nella Società Agricola Pallavicini Mori di Roma. All’appuntamento c’erano rappresentanti istituzionali, associazioni di categoria, agricoltori della filiera, enti di ricerca ed universitari.
Campus Peroni: un progetto che promuove cultura e qualità
“Campus Peroni rappresenta un modello virtuoso e il punto di collegamento tra il mondo della filiera, della trasformazione, della formazione e della ricerca. – Dichiara Federico Sannella, Direttore Relazioni Esterne di Birra Peroni. – L’obiettivo del progetto è infatti quello di promuovere e sostenere la cultura della qualità e della sostenibilità in ambito agricolo e cerealicolo. Lavorare in sinergia con progetti di filiera integrata è un elemento fondamentale del successo e della valorizzazione del Made in Italy”.
Aggiunge con un video messaggio Teresa Bellanova, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali: “Supporto molto questa iniziativa e i progetti di Campus Peroni dell’azienda che non si sono mai fermati.
Continuare ad investire in una filiera 100% Made in Italy, nella formazione, nel trasferimento delle conoscenze e nell’agricoltura di precisione sono elementi essenziali per dimostrarsi sempre più attrattivi sia verso le nuove generazioni, sia per il mercato internazionale, sostenendo così le eccellenze del nostro Paese.
È importante tenere presente il momento storico in cui ci troviamo. Costruire il rilancio per il settore è tra i primi obiettivi del Governo ed è importante lavorarci tutti insieme come sistema Paese”.
La valorizzazione della filiera
La raccolta è stata l’occasione per evidenziare la filiera di Birra Peroni, la quale conta 1.500 aziende agricole italiane che coltivano 17.000 ettari di terreno. Solo nel Lazio sono circa 600 le aziende agricole che coltivano 7.100 ettari, i quali producono oltre 22.000 tonnellate d’orzo (circa il 30% dell’orzo totale). Importante anche la produzione in altre regioni italiane come Marche e Umbria (18,9%), Molise (14,3%) e Puglia (7,5%).
Ma la raccolta è stata anche l’opportunità per ribadire i progetti del Campus, che intendono valorizzare i pilastri della qualità Peroni. Una qualità che si fonda sul Malto 100% italiano e le persone della filiera che realizzano un prodotto simbolo dell’eccellenza italiana.
Gli investimenti sulla malteria Saplo
Tra gli obiettivi sono presentati anche gli importanti investimenti di Birra Peroni e della malteria Saplo di Via Naro a Pomezia. Tali investimenti hanno coinvolto l’adeguamento alle normative di sicurezza e all’automazione dei processi produttivi grazie all’utilizzo di tecnologie digitali. Inoltre il progetto prevede la realizzazione di 3 silos, che andranno ad incrementare del 25% la capacità di stoccaggio portandola a 7.500 tonnellate.
Le novità hanno permesso di aumentare la capacità produttiva e raggiungere le 44.000 tonnellate annue nel rispetto ambientale, grazie anche a diversi interventi d’efficienza energetica.
“Grazie alla passione e impegno delle persone che lavorano con noi abbiamo continuato, malgrado il difficile momento, – puntualizza Enrico Galasso, Amministratore Delegato di Birra Peroni – ad investire nello stabilimento di Roma oltre 8 milioni di Euro, per aumentarne la capacità produttiva, e altri 5 milioni di Euro nella malteria Saplo che vanno ad aggiungersi ai 12 milioni investiti negli ultimi dieci anni. Questo sottolinea il nostro credere nell’Italia e nelle produzioni di qualità”.
Un orgoglio italiano
A presiedere l’avvenimento c’era anche l’Onorevole Maria Spena della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. Essa dichiara: “Siamo orgogliosi del percorso virtuoso della filiera del centro Italia, a partire dal Lazio, che contribuisce al successo di una realtà storica come Birra Peroni, che ha avuto la lungimiranza di lavorare ad un progetto come Campus Peroni, fondamentale per la formazione delle nuove generazioni d‘imprenditori agricoli sulle più moderne tecniche di coltivazione.
Ora è importante continuare a supportare anche attraverso attività legislative la filiera per garantire la qualità dei prodotti per consumatori sempre più consapevoli e informati”.
A concludere la presentazione è Enrica Onorati, Assessore Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio. “La raccolta dell’orzo e degli altri prodotti della terra è sempre stato un momento di grande portata simbolica.
La terra – prosegue Enrica Onorati – ci restituisce i suoi frutti e la qualità di questi dipende da quanto abbiamo rispettato la terra stessa e da quanta competenza, dedizione, passione sono state impiegate. Un plauso alle iniziative di formazione e training che Birra Peroni sviluppa a sostegno della sua filiera agricola, con l’obiettivo di migliorare la qualità e le performance ambientali della produzione cerealicola.
Questo modo di tenere insieme business, ricerca, formazione e conoscenza sia da esempio per quanti vogliono operare sul mercato nell’ottica della sostenibilità economica, ambientale e sociale”.
Buona birra a tutti.