Con lo scoppio della pandemia da Covid-19, la vita ha subito un notevole cambiamento, mettendo l’uomo di fronte ad una realtà inverosimile. Il Coronavirus non si è accontentato esclusivamente (si fa per dire) della vita, ma ha colpito anche la dignità di tanti lavoratori. Infatti gli effetti della chiusura per la quarantena gravano su aziende e imprenditori, che hanno visto nel virus un possibile capolinea della loro attività. Ogni settore economico è stato colpito, e di certo il mondo della birra artigianale non è stato immune. Dopo la chiusura di pub e ristoranti, il settore della birra artigianale ha riscontrato un forte calo sul fatturato. Per fronteggiare tale disagio, gli imprenditori del settore birraio hanno allestito una fitta rete di comunicazione, permettendo di bere buona birra anche da casa. Una delle iniziative più interessanti denominata “Bevo Lucane” arriva dalla Basilicata!
Bevo Lucane: L’unione della birra artigianale
Bevo Lucane è l’iniziativa che crea un filo-conduttore tra appassionati e produttori. Favorendo il consumo di prodotti locali e stimolando il cliente, che si è visto privare delle proprie abitudini. A spiegare come nasce Bevo Lucane sono Lorenzo Amato e Rocco Calamita di Senzaterra Brewing Co.: “l’emergenza sanitaria come sappiamo ha messo in stand by tutto il settore della ristorazione, andando a toccare indirettamente anche il comparto della birra artigianale. La maggior parte dei produttori infatti lavora con forniture a pub, ristoranti e locali. In modo autonomo e spontaneo, molti si sono attivati con consegne a domicilio e spedizioni con corriere.
Un sabato mattina ci siamo sentiti tramite Whatsapp con altri produttori e abbiamo rilevato la volontà di fare un po’ di promozione congiunta. Cercando di mantenere vivo il contatto con i lucani e, perché no, favorire il consumo dei prodotti locali prima che di quelli provenienti da altre regioni. In pochi minuti l’entusiasmo si è trasformato nel gruppo Facebook ‘Bevo Lucane’.”
“L’iscrizione è aperta a tutti – continuano Lorenzo Amato e Rocco Calamita – e lo spirito è di far sapere alla gente chi, come e quando effettua consegne e spedizioni. A Birrifici, Beer Firm e locali che fanno delivery basta scrivere un post nel gruppo indicando le modalità per ordinare. Per tutti è anche un luogo virtuale dove poter discutere, commentare birre, scambiarsi opinioni, un po’ come al bancone di un pub (anche se sappiamo non essere la stessa cosa). A questo proposito ci teniamo a sottolineare che i locali non possono essere sostituiti dal delivery o da iniziative come questa. Essi sono, oltre che luoghi d’incontro e di esperienza culinaria, anche luoghi di cultura, dove i Publican (gestori di pub) indirizzano i clienti verso il bere consapevole. Seguendo e facendo crescere le loro esperienze di gusto.
Quindi ci auguriamo che prima possibile possa riprendere, in sicurezza, la vita di tali locali. Sappiamo che ci vorrà tempo e che probabilmente cambieranno molte cose. Ma sappiamo anche che la genuinità e la convivialità del mondo della birra artigianale rimarrà. In questo ci attiveremo con le più disparate iniziative, magari anche pensando ad altre azioni e servizi comuni”.
Considerazioni
L’iniziativa Bevo Lucane fa riferimento al gruppo Facebook, in cui è possibile trovare tutte le informazioni sulla birra artigianale in Basilicata. Attualmente, in linea con le altre iniziative spuntate in altre parti d’Italia, il gruppo cambia nome in Senza Birra Mai – Basilicata. L’obiettivo, che non perde mai di vista la realtà del territorio e dei prodotti locali, amplia i propri orizzonti cercando di sostenere la grande voglia di dare un futuro alla Birra Artigianale in Italia.
Buona birra a tutti.