Chi avrebbe mai pensato che la frase latina “unus pro omnibus, omnes pro uno“, letteralmente uno per tutti, tutti per uno avesse un significato così profondo e attuale? Eppure in seguito alla diffusione del Coronavirus, la popolazione mondiale si è dovuta adattare alle circostanze. Il potente virus non si accontenta solo della vita, come se questo non fosse già abbastanza. Prosegue il suo tragico percorso, umiliando e annientando tutto ciò che incontra. Economia, relazioni sociali e sogni costruiti su faticose rinunce e sacrifici. Una triste realtà comune a tanti esercenti, che hanno dovuto chiudere le porte del proprio negozio per scongiurare i contagi. Così per dare una mano, come se ci fosse un virtuale incrocio di spade tra moschettieri, arrivano i birra-bond.
Arrivano i Birra-Bond
Naturalmente non si poteva immaginare che la vita di tutti i giorni potesse mutare in un situazione surreale. Cosicché si è sentita la necessità di trovare espedienti che potessero dare una certa continuità alla normalità. Ma sopratutto che potessero dare un seguito alle attività di tanti negozianti, che hanno visto nel virus un duro colpo di grazia. Per salvare i bar italiani dalla chiusura, arrivano i birra-bond. A pensare all’iniziativa è stato il colosso belga AB InBev, possessore di oltre 500 marchi di bevande alcoliche e non, tra cui Bud, Corona, Beck’s e Leffe.
Il progetto è stato avviato per sostenere un settore che vale 85 miliardi di euro all’anno. “Purtroppo l’Horeca sta affrontando un periodo incredibilmente difficile, che rischia di mettere in ginocchio in modo duraturo l’industria e coloro che lavorano nel settore” puntualizza Benoit Bronckart, amministratore delegato di AB InBev Italia. “Con questa iniziativa vogliamo dare respiro alle casse dei bar, sperando al contempo che questo progetto avvicini ancor di più le persone ai propri locali di fiducia, anche una volta conclusosi il momento critico per il settore. Così, quando verranno meno le limitazioni, potremmo finalmente tornare a fare quello che più ci piace: stare insieme, magari con una birra in mano, nel nostro bar preferito”.
Come funzionano i Birra-Bond?
I Birra-Bond di AB InBev sono già attivi in diversi paesi europei, e collaborano con pub, bar e ristoranti su tutto il territorio nazionale. I birra-bond funzionano attraverso la piattaforma informatica salvailtuobar.it. Sul sito, i clienti potranno anticipare al proprio locale di fiducia il prezzo di una birra (o più). Acquistando adesso la gift card prevista, potranno riscuotere la consumazione alla riapertura. Ad ogni acquisto, AB InBev aggiungerà il 30% in più, permettendo al bar di sostenere il costo della birra e di avere un incasso in questo momento di fermo. L’importo sarà versato direttamente agli esercenti entro tre settimane.
Buona birra a tutti.