Finalmente abbiamo un vaccino contro il Covid-19, ma la fine di quest’incubo sembra ancora troppo lontana! Tra polemiche e titubanze, la ricerca scientifica ci ha regalato (si spera) la chiave per sconfiggere il Coronavirus. Un virus che ha letteralmente distrutto gli assetti sanitari, economici, politici e sociali dell’intero mondo. Eppure nonostante il vaccino, le campagne d’immunizzazione, che dovrebbero letteralmente galoppare, procedono inspiegabilmente a rilento. Colpa della politica? D’incomprensibili sotterfugi? Di sicuro non è questa la sede opportuna per discuterne, ma è comunque necessario riuscire a trovare un’immunità per placare i contagi e riprendere la cara e ormai dimenticata normalità. A tale proposito ogni Stato si è organizzato secondo le proprie esigenze, ma c’è qualcuno che ci ha messo anche un pizzico di creatività. Succede a Tel Aviv, metropoli Israeliana e meta turistica della costa Mediterranea, dove in appositi bar è possibile vaccinarsi ricevendo un buono omaggio per bere birra gratis.
Lecca lecca dopo il vaccino? Macché, a Tel Aviv si riceve birra gratis!
Non si tratta di uno scherzo, ma di una notizia pubblicata qualche tempo fa dal Jerusalem Post, importante quotidiano israeliano, il quale riportava come il comune di Tel Aviv abbia incentivato i giovani a vaccinarsi attraverso bar pop-up, con postazioni sparse per la città. “Se i giovani non verranno a farsi vaccinare, i vaccini verranno da loro“, affermava Maya Nouri, membro del consiglio comunale di Tel Aviv e titolare del portafoglio dei giovani residenti.
Le postazioni, accessibili senza appuntamento e gratuitamente, sono state organizzate in collaborazione con le Associazioni dei ristoranti e della vita notturna, particolarmente attente nel coinvolgere la popolazione israeliana in una campagna vaccinale incisiva e diretta verso un auspicato ritorno alla normalità.
“Oggi, soprattutto dopo aver visto l’impatto positivo delle vaccinazioni, – aggiungeva Shlomi Dayan, presidente della Israeli Bar and Nightclub Association – tutti capiscono che il modo più veloce e sicuro per tornare alla vita pre-coronavirus, per godersi i bar e ballare nei locali notturni è andare a farsi vaccinare.” Lo Stato d’Israele, infatti, è tra le nazioni con la più alta percentuale di vaccinati, in cui almeno il 46% della popolazione ha già ricevuto la prima dose del vaccino.
Fonte The Jerusalem Post
E’ forse la strada giusta verso la normalità?
Negli ultimi mesi si è parlato tanto, forse troppo, di vaccini, vaccinazioni e strane teorie complottiste che potrebbero celarsi dietro questa piaga mondiale. In effetti giornali e Talk Show non hanno parlato d’altro, con personaggi che forse hanno ben poca cognizione di come funzioni e muti un Coronavirus. Ma si sa, the show mas go on!
Purtroppo, tutto questo chiacchiericcio non ha fatto altro che annebbiare ulteriormente le idee della popolazione, con disinformazione e ripercussioni negative sulla campagna vaccinale. Ciò non sminuisce ovviamente le responsabilità dei vari Governi, i quali, attraverso una cattiva gestione, hanno concretizzato davvero ben poco. Tuttavia il peso di un anno difficile e colmo di divieti inizia a farsi sentire, generando di fatto situazioni controproducenti che mettono a repentaglio la salute della collettività.
Di conseguenza abbiamo da una parte la disperata voglia di normalità, dall’altra una gestione disorganizzata e dall’altra ancora la disinformazione e la paura nei confronti di un vaccino, il quale attualmente rappresenta l’unica forza che potrebbe aiutare la popolazione a risollevarsi.
Tuttavia bisogna chiedersi: Quanto deve ancora durare questo clima di sconforto e d’incertezza globale? Quanto bisogna attendere prima di camminare per strada senza mascherina, salutarsi, abbracciarsi e baciarsi senza timore?
Il vaccino dunque è un arma fondamentale nella lotta contro questo virus! Quindi è il momento di fare davvero sul serio, mettendo da parte parole, pregiudizi, preferenze politiche e qualsiasi altro genere di conflitto. Servono azioni concrete, con gli Stati disposti a tutto pur di tornare alla normalità. Per cui se bere birra gratis è un mezzo per arrivare alla serenità di qualche anno fa, allora ben venga e standing ovation con trenta minuti d’applausi per la Nazione che ci ha pensato!
Buona birra a tutti.