Home Blog Pagina 27

Beer is Here. L’Europa della birra in un click

0
Beer is Here
Beer is Here

Internet è il mezzo d’informazione e condivisione più potente che esista. Grazie al web si ha la possibilità di farsi conoscere, ma anche di essere informati. Lo sa bene Beer is Here, il portale informativo di birra che crea un filo conduttore tra birrificio e consumatore.

La piattaforma che accentra centinaia di marchi birrai artigianali, consente ai bevitori di birra di tutta Europa l’acquisto della bevanda preferita direttamente dal proprio fornitore locale. Il servizio informativo, completamente gratuito e ottimizzato in 5 lingue, si rivolge a tutti i birrifici indipendenti.

L’iniziativa arriva da Simply Hop, grossista di luppoli nel Regno Unito, con la collaborazione di Simpsons Malt, Brewers Select, Lallemand, Muntons e molti altri. Il progetto, senza scopo di lucro, nasce da una presa di coscienza di ciò che ha provocato l’emergenza sanitaria in tutto il mondo. In particolare Beer is Here si schiera a fianco delle centinaia d’aziende brassicole indipendenti. Le attività a causa del Coronavirus stanno affrontando una profonda crisi economica, dovuta all’inevitabile lockdown. Per fronteggiare l’emergenza questi imprenditori hanno organizzato un servizio delivery, che assicura la buona birra a casa del consumatore e un’entrata mensile per continuare il progetto d’impresa. Questo servizio però necessita di un input, che metta a conoscenza il consumatore della prestazione. Beer is Here fa proprio questo!

Il sito si basa su una ricerca locale, filtrata tramite la selezione del Paese e del Codice Postale. In questo modo, il consumatore viene facilitato nell’individuazione del birrificio più vicino alla propria abitazione. Tra i birrifici aderenti, in continua crescita, ci sono anche diverse eccellenze italiane.

L’iniziativa ammirevole di Beer is Here, oltre a consentire una rapida ricerca del birrificio già affermato, aiuta le realtà brassicole meno conosciute (grazie all’inserimento gratuito nel database) permettendo loro una rapida ripartenza dopo la fine della quarantena.

Buona birra a tutti.

TAACfatto: un’idea per la ripartenza dopo la quarantena!

0
TAACfatto
TAACfatto

In questi giorni non si fa che parlare di ripartenza dopo il lockdown. In particolare la fase 2 della manovra del Governo vuole allentare poco alla volta la morsa restrittiva, che ha tenuto barricati in casa milioni d’italiani. La paura di questo nuovo step dell’emergenza sanitaria è tanta, ma le idee per ricominciare a “vivere la vita di prima” non mancano. Si pensa ovviamente alla sicurezza per scongiurare nuovi contagi, ma anche ad un’economia in completo subbuglio. Naturalmente si fa quel che si può, attraverso idee e suggerimenti che nonostante le buone intenzioni, lasciano il tempo che trovano. Ma tra le diverse pensate che cercano di rimettere in moto l’Italia, ne spunta una che sembrerebbe far conciliare sicurezza e ripartenza! Arriva TAACfatto, il dispositivo che potrebbe dare una svolta alla fine della quarantena.

TAACfatto VS Covid-19

Il temibile Covid-19 che sta mettendo alla prova sia la vita della popolazione mondiale, che la professione di virologi, economisti e politici sembrerebbe aver trovato un avversario che quantomeno cerca di far ripartire un’economia ormai allo sbando. Il lavoro ammirevole che gli scienziati stanno svolgendo su questo virus, in mancanza purtroppo di cure specifiche, ha dato indicazioni sui campanellini d’allarme che lo caratterizzano. Indicazioni utili principalmente per cercare di confinare i soggetti che hanno contratto l’infezione, senza che diventino ignari untori. Uno dei segnali più diffusi, oltre alla tosse, è la tipica febbriciattola, sintomo su cui si fonda il progetto denominato TAACfatto.

TAACfatto
Taacfatto – Modello Plus con tornello incluso

Il progetto made in Italy realizzato da Marco Zorzettig, imprenditore friulano del vino e fondatore del birrificio Gjulia, in collaborazione con Gimmi Bodigoi dello studio SBengineering, consentirà di rilevare la temperatura corporea di chiunque si appresti ad entrare nel locale, attraverso una colonnina piazzata all’ingresso. La struttura alta 170 cm e larga 35 cm, si potrà installare all’entrata di qualsiasi esercizio pubblico.

Come funziona TAACfatto?

In pochi attimi TAACfatto è in grado di rilevare la temperatura corporea. Se la temperatura risulterà inferiore ai 37,5 °C (soglia d’allarme), la macchina darà luce verde permettendo l’entrata al locale. Se l’esame termico rileverà una temperatura maggiore, la colonnina restituirà un segnale acustico e luminoso informando sia il cliente che il personale di sala. Inoltre sarà possibile collegare la macchina alle porte elettriche dell’esercizio commerciale, in modo che vengano chiuse in automatico.

TAACfatto nasce per supportare il canale Horeca. “Per chi come me produce vino e birra, – afferma Marco Zorzettig – il canale Horeca rappresenta una risorsa fondamentale. Con ristoranti, bar, enoteche chiusi ormai da settimane tutto il settore dovrà fronteggiare una crisi molto pesante. E onestamente non credo in una ripartenza immediata quando il lockdown avrà termine. Dovremo tutti riconquistare la fiducia nell’uscire, stare insieme, godere di una cena e di un buon bicchiere di vino”.

La colonnina TAACfatto è di rapida installazione e fondamentalmente non occupa molto spazio. Il modello base (senza tornello), dal costo di 2500 € (50% detraibili), prevede:

  • Lettura della Temperatura a distanza;
  • Cicalino d’Allarme con attivazione luminosa e sonora al superamento della soglia di 37,5 °C;
  • Trasmissione a distanza della presenza di un soggetto febbricitante;
  • Blocco/sblocco dei dispositivi d’accesso al locale.

Per altre informazioni visitare il sito TAACfatto!

Entro una ventina di giorni si potrà vedere questo marchingegno all’ingresso di diversi locali. Considerando la pericolosità di questo virus, la prudenza non è mai troppa. Oltretutto bisognerà considerare, che molto probabilmente la fase di ripartenza potrebbe essere più delicata e complicata della stessa quarantena. Naturalmente si spera che la prudenza al ritorno sociale, sia presto sostituita da cure ad alta percentuale di guarigione e magari all’ambito vaccino. Nel frattempo prevenire e meglio che curare!

Buona birra a tutti.

Serie TV brassicole. Un modo diverso di guardare la birra!

0
Serie TV sulla birra
Serie TV sulla birra

Durante la quarantena il tempo deve pur passare! Non potendo andare al cinema, sicuramente i films e le serie televisive sono stati tra gli intrattenimenti più in voga. Tra scenari apocalittici, scene passionali e racconti intriganti, spunta anche il tema che fa felici gli appassionati del boccale, con serie tv che parlano di birra.

Brews Brothers: La serie tv “comica” della birra

Serie tv birra
Brews Brothers

Dal 10 aprile arriva su Netflix la prima stagione di Brews Brothers, la serie tv dedicata alla birra artigianale. Nella serie prodotta interamente da Netflix, due fratelli rivali devono fare gioco di squadra per evitare di chiudere l’attività, ma le bravate continuano a creare il caos nel birrificio.

La serie tv, che attraverso la comicità racconta il mondo della birra artigianale, vede Wilhelm e Adam due fratelli molto diversi tra loro che si ritrovano a gestire insieme un birrificio. Entrambi mastri birrai di talento dovranno imparare a convivere e lavorare, tenendo conto delle loro diversità.

Il contesto birrario in cui si svolge la serie, nonostante la narrativa, rivela un corretto studio brassicolo. Magari per un appassionato di birra, le gag sono un po’ troppe, ma bisogna considerare che si tratta pur sempre di una commedia e non di un documentario. Comunque la serie, che prevede 8 episodi nella prima stagione, porterà sicuramente qualche risata e racconterà qualcosa in più sul fantastico mondo birra artigianale!

Brew Masters

Sam Calagione
Brews Brothers

Brews Brothers non è l’unico intrattenimento televisivo che tratta di birra. Brew Masters è una serie tv lanciata il 21 novembre 2010 su Discovery Channel, che ha prodotto 6 episodi (l’ultimo mai concluso). Lo show si concentra su Sam Calagione, fondatore e capo del Dogfish Head Brewery di Milton nel Delawer. Ogni episodio gira intorno alla creazione e produzione di una birra specifica, che porta lo spettatore alla visione di tutto l’iter produttivo fino alla concreta realizzazione. Il tutto contornato da aneddoti sulla produzione di birra del Dogfish Head.

Fondamentalmente la serie è ben strutturata, interessante e piacevole per gli appassionati, nonostante sia incentrata su Sam Calagione. Dovrebbe essere disponibile su Amazon Prime Video e Netflix, ma solo nelle versioni americane. Per la visione, comunque ho raccolto alcuni video su Youtube in lingua inglese (mi scuso per i sottotitoli in geroglifico). 😛

The Beer Hunter: la serie tv deluxe della birra

Serie tv birra
The Beer Hunter

“Il mio nome è davvero Michael Jackson. Ma non canto e non bevo Pepsi. Bevo birra!”. Inizia così il primo episodio della serie The Beer Hunter. Scrittore e “Cacciatore di Birra” Michael Jackson fu il divulgatore più importante del mondo birraio. Nel 1989 realizzò, per Channel 4 e Discovery Channel, una serie di sei episodi interamente dedicati al mondo della birra.

Il progetto di Jackson non rispecchia le commedie odierne, ma evidenzia la realtà attraverso un viaggio nudo e crudo del mondo birraio. Per la visione gratuita di The Beer Hunter bisogna ringraziare il canale Youtube dell’associazione MoBi, che ha provveduto a raccogliere e migliorare i filmati originali della celebre serie con sottotitoli sia in inglese che in italiano.

The Brewdog Show

Serie tv birra
The Brewdog Show

Tra i diversi show, non poteva mancare la serie tv sulla birra made in Brewdog. La serie tv del birrificio scozzese, che vede come protagonisti i fondatori Martin Dickie e James Watt, tratta di contesti brassicoli ma anche di momenti “leggeri” intrattenuti dagli interpreti alle prese con i birrifici di mezzo mondo.

La serie, che fu annunciata nel 2013, andò in onda sull’emittente americano Esquire. Dopo il fallimento dell’emittente, i fondatori della Brewdog continuarono il progetto televisivo e decisero di creare un contesto video dedicato alla birra artigianale (Drink TV). La piattaforma che tratta di birra e di altre bevande, però è a pagamento! Comunque la playlist della prima stagione della serie si trova anche sul sito Brewdog Network.

Buona birra e buona visione a tutti.

L’Oktoberfest 2020 è cancellato!

0
Oktoberfest 2020 cancelato
Oktoberfest 2020 cancelato

Ne avevamo parlato giusto qualche giorno fa. L’Oktoberfest 2020 era in bilico a causa della pandemia che ha colpito il pianeta. La notizia che doveva arrivare entro giugno non si è fatta attendere, confermando il triste presentimento ma d’altronde scontato: l’Oktoberfest 2020 è cancellato!

La conferma si apprende dalla conferenza stampa pubblicata sul sito ufficiale. “E’ il festival della birra più grande e più bello del mondo. Ma l’Oktoberfest 2020 dovrà essere cancellato a causa della pandemia da Coronavirus” dichiara il ministro-presidente della Baviera Markus Söder congiuntamente al sindaco di Monaco Dieter Reiter.

L’Oktoberfest 2020 doveva svolgersi dal 19 settembre al 4 ottobre. Per l’evento erano attesi circa sei milioni di visitatori, provenienti da ogni parte del mondo. Tuttavia il pericolo di propagare l’infezione da Covid-19, a causa dell’affollamento nelle strade e nei vicoli del Theresienwiese, sarebbe stato troppo alto.

Prosegue Söder: “Fa male, è un vero peccato. Tuttavia abbiamo concordato che il rischio è semplicemente troppo elevato. Finché non esiste un vaccino, fintanto che non esiste alcun medicinale, è necessario prestare particolare attenzione”.

La cancellazione dell’Oktoberfest per la città di Monaco

La cancellazione del Festival della Birra, ovviamente, grava anche sulle casse della città di Monaco. Il grande afflusso dei turisti, attirati dai fiumi di birra, portava circa 450 milioni di Euro alla cittadina bavarese. Infatti in prossimità della festa, Monaco vedeva un sold-out sia di alberghi che di ristoranti.

Il sindaco di Monaco Dieter Reiter visibilmente colpito, afferma “il 21 aprile 2020 è un giorno molto triste. Il Wiesn è il festival centrale di Monaco e il momento clou del’anno, almeno per molte persone. Non lasciare che accada è una pillola difficile da ingoiare”. Precisa Reiter “sono un grande fan del Wiesn, non solo per il mio compito, ma sono al Theresienwiese quasi ogni giorno. Questa è una delle decisioni più difficili da prendere, ma la salute delle persone ha la massima priorità. Spero che nel 2021, anzi ne sono sicuro, di vedere un altro Oktoberfest”.

Un’opera d’arte che non può essere a metà

Parole di rammarico anche da uno dei principali organizzatori del Festival, Clemens Baumgärtner “mi colpisce profondamente e personalmente. Un festival per milioni di persone, che rappresenta Monaco, la gioia di vivere, la Baviera, non può aver luogo”. Nel sostenere pienamente la decisione Baumgärtner prosegue “è la decisione giusta perché, almeno per il momento, non possiamo assicurarci di avere un Wiesn che dia piacere a tutti, senza che rappresenti un pericolo”.

Il pensiero di Baumgärtner va anche al lavoro delle tante persone che si guadagnavano da vivere, e nel dare coraggio e speranza conclude “non importa se sia l’ospite del festival, l’operatore del carosello o il venditore di pretzel… è un anno difficile per tutti i dipendenti. Tuttavia il Wiesn è un’opera d’arte che fai completamente o per niente. Quest’opera d’arte non può essere spostata indietro o realizzata in una forma più piccola. Faremo di tutto per assicurarci di poter celebrare un sano, gioioso, felice e appagante Oktoberfest nel 2021″.

L’Oktoberfest 2020 non è la prima edizione che viene cancellata per un’epidemia. Nel 1854 e nel 1873 fu il colera a fermare il Festival della Birra più grande del mondo. Ma non solo le epidemie! Lo stop arrivò circa una ventina di volte, principalmente per le grandi guerre. In considerazione di tutto questo, non rimane che confidare nella fine dell’epidemia che sta affliggendo il mondo, per ritornare quanto prima alla normalità.

Buona birra a tutti

SocialBeer Week. Il brindisi social di Mastri Birrai Umbri

0
Socialbeer week
Socialbeer week

Inizia in tutta Italia il SocialBeer Week, l’iniziativa promossa direttamente da Mastri Birrai Umbri. Dal 20 al 26 aprile partirà l’evento (in modalità social) del birrificio di Gualdo Cattaneo (PG), che durante la quarantena vuole far sentire più vicine le persone!

“Viviamo giorni faticosi: gli italiani sono costretti in casa per praticare quel distanziamento fisico necessario per limitare i contagi da Coronavirus. Ma non vogliamo e non dobbiamo perdere il piacere di stare insieme e di fare festa. L‘obiettivo di questa settimana è proprio quello di sviluppare condivisione e amicizia” Spiega Marco Farchioni, manager di Mastri Birrai Umbri.

Prosegue Farchioni: “In questi momenti di clausura forzata gli italiani stanno mostrando grande disponibilità nel rispetto di regole cruciali per garantire la salute di tutti. Allo stesso tempo, però, in tanti si organizzano per coltivare momenti di socialità e di condivisione dandosi appuntamento con gli amici sui social. Si tratta di veri e propri aperitivi, virtuali forse per gli strumenti telematici utilizzati, ma molto concreti perché si fa festa con cibo e bevande. La nostra SocialBeer Week sarà pertanto una settimana di festa con la quale vogliamo valorizzare questa bella tradizione italiana dello stare insieme in allegria, magari in compagnia di un buon calice di birra”.

Inoltre durante il SocialBeer Week parteciperanno alcuni celebri testimonial, come Fede&Tinto di Decanter (programma in onda su Radio 2 dedicato all’enogastronomia).

Ma come partecipare al SocialBeer Week?

Durante il SocialBeer Week gli appassionati della buona birra potranno acquistare, sullo shop online del birrificio, un box pensato appositamente per l’evento. Il box conterrà: 12 birre, 2 bicchieri e 1 cavatappi esclusivo. Al costo di 49,98 € saranno a disposizione due linee di produzione:

  • la Monkey, una linea che ha ricevuto grande consenso tra i consumatori. Si rivolge principalmente agli amanti delle birre artigianali complesse e beverine (capaci di coinvolgere e mai banali);
  • la Cotta, la linea classica del birrificio umbro assolutamente artigianale, non filtrata, non pastorizzata e rifermentata in bottiglia, con ingredienti unici a km 0.
Box  SocialBeer Week
Box SocialBeer Week

L’iniziativa di casa Farchioni prevede che con lo stesso ordine, i partecipanti potranno inserire i dati di spedizione di un’altra persona, chiedendo a Mastri Birrai Umbri d’inviare un altro box di birra in modo del tutto gratuito. Entrambe le consegne saranno gratuite!

Conclude Farchioni: “Per valorizzare questi aperitivi on line come un vero momento di aggregazione e di vicinanza, Mastri Birrai Umbri chiederà sia al destinatario che al ricevente di usare l’hashtag #mastribirraiumbriofficial condividendo una foto del proprio momento di serenità attraverso il web. Ci aspettiamo tante adesioni: sarà un bel momento per condividere prodotti italiani, sani e di qualità, sotto il marchio ‘Artigianale da filiera agricola italiana’ e nella cornice delle proprie relazioni di amicizia o di parentela più care. Anche un calice di birra può servire per fare comunità, riducendo le distanze”.

SocialBeer Week può essere seguita attraverso l’hashtag #socialbeerweek.

Buona birra a tutti.

Craft Beer Italy 2020: rimandato al 2021!

0
Craft beer italy 2020
Craft beer italy 2020

Tutti inutili gli sforzi per organizzare il Craft Beer Italy 2020, che verrà rimandato al prossimo anno. A comunicarlo è NürnbergMesse Italia, in accordo con gli altri organizzatori VLB Berlino e Doemens, durante una conferenza stampa pubblicata sul sito ufficiale.

Il Craft Beer Italy è l’evento B2B di scambio e crescita professionale, che consente ai birrai di trovare le migliori materie prime, tecnologie e soluzioni di marketing studiate appositamente per il mondo artigianale. Un posto unico per garantire i massimi standard produttivi e qualitativi, che si ritroveranno poi nello stappo di una bottiglia!

L’evento si sarebbe dovuto tenere nel mese di novembre, a differenza dello scorso anno (marzo). Nonostante lo slittamento organizzativo, ogni sforzo è stato vano! La cancellazione del Craft Beer Italy 2020 è stata inevitabile, in considerazione alla pesante crisi economica nel settore birraio dovuta al Covid-19. Infatti secondo gli organizzatori, il modo migliore per aiutare il settore è quello di fare un passo indietro. La decisione presa in funzione di una veloce ripartenza, vuole evitare l’affollamento nei mesi autunnali, periodo in cui i protagonisti della filiera dovranno rilanciare l’attività birraia.

“Continuiamo come sempre a stare accanto ai birrai italiani. Stiamo già lavorando
intensamente a iniziative ad hoc per il nostro Paese nell’ambito del salone storico del
nostro network: BrauBeviale 2020, in programma dal 10 al 12 novembre a Norimberga” puntualizza Stefania Calcaterra, General Menager di NürnbergMesse Italia.

Questo provvedimento è l’ennesima conferma del momento particolare che sta attraversando l’intero Pianeta. Nonostante l’immensa voglia di ritornare alla normalità, bisogna considerare l’effetto della ripartenza. Ma sopratutto è necessario mettersi bene in testa che la prudenza non è mai troppa. In particolare quando di mezzo, oltre all’economia, c’è la vita umana!

Buona birra a tutti.

Barcelona Beer Challenge 2020: Il trionfo italiano!

0
Barcelona Beer Challenge 2020
Barcelona Beer Challenge 2020

L’attenzione birraia, nonostante la quarantena e lo scenario surreale di questo momento, vola virtualmente in Spagna per l’attesissimo esito del Barcelona Beer Challenge 2020. Nonostante la giovane età del concorso catalano, è tra gli appuntamenti annuali più importanti del mondo della birra. Infatti nel 2020 il contest ha fatto registrare un nuovo record, con la partecipazione di 245 birrai che hanno proposto per la competizione 1251 birre.

Considerando l’annullamento del Festival della Birra di Barcellona (BBF) a causa della pandemia, dove si svolge anche il Barcelona Beer Challenge, in molti si chiedevano come e quando sarebbe avvenuta la cerimonia di premiazione. La fortuna nella sfortuna della manifestazione vuole che, a differenza degli altri contest birrai, i risultati non siano pubblicati immediatamente dopo gli assaggi. Infatti la degustazione dei giudici avvenuta tra gennaio e febbraio, ha permesso agli organizzatori di non fermare l’evolversi dell’evento, nonostante l’emergenza Coronavisus. Il Gala di premiazione, che ha visto 62 categorie brassicole con medaglia e 4 Gran Premi, è andato in onda attraverso una trasmissione streaming sul canale YouTube ufficiale tra il 15 e il 16 marzo.

Il trionfo Italiano

I risultati di questo strano Barcelona Beer Challenge 2020 hanno onorato la passione birraia italiana, che nonostante la tradizione nazionale non proprio brassicola, si è fatta portavoce di qualità e professionalità. 39 medaglie, di cui 17 d’oro, sono i numeri che indossano il tricolore italiano. I birrifici del Belpaese che si sono contraddistinti sono:

  • La Villana
    • Oro: Cinque (Kölsch & German Leichtbier);
    • Argento: Gatsby (British Bitter), Frisco (California Common);
    • Bronzo: Dumper (Pale Commonwealth Beer), Uncino (American Porter & Stout).
  • Bionoc
    • Oro: Ardiva (Wild Specialty Beer), Impombera (European Sour Ale);
    • Bronzo: Albicoppe (European Sour Ale).
  • Otus
    • Oro: B5 (Pale Malty European Lager), Red&Go (Irish Beer).
  • Diciottozerouno
    • Oro: Ruggine (American Pale Ale), Ocra (Saison).
  • Eastside
    • Oro: Mea Culpa (Belgian Dark Strong Ale);
    • Argento: Private Stock (English Strong & Old Ale), Sleazy Way (Russian Imperial Stout), Sera Nera (Specialty Ipa Black Ipa).
  • Aleghe
    • Oro: La Brusatà (Smoked Beer).
  • Birrificio di Cagliari
    • Oro: Sant’Elia (Trappist Single & Belgian Dubbel).
  • Collesi
    • Oro: Collesi Triplo Malto (Belgian Tripel);
    • Argento: Collesi Magia 2019 (Trappist Single & Belgian Dubbel);
    • Bronzo: Collesi Blanche (Witbier).
  • Nostrale
    • Oro: Spara Jurij (American Ipa).
  • Ofelia
    • Oro: Beergamotta (Fruit & Spice Beer).
  • PBH
    • Oro: Elizabeth (English Barley Wine).
  • Rubiu
    • Oro: Flavia (Belgian Blond & Golden Strong Ale).
  • Serra Storta
    • Oro: Mengo (Local Styles)
    • Argento: Bianca (German Wheat Beer)
  • The Wall
    • Oro: Pills (German Pils)
    • Bronzo: Rebhell (Pale Malty European Lager)

Altri premi messi in palio nella manifestazione sono: il Best Brewery 2020, assegnato al birrificio catalano EDGE Brewing, e Migliore Birreria 2020 assegnato al Cierzo Brewing Co. Premio Innovazione 2020 va al Mustache. Tutti gli altri podi sono riportati sul pdf ufficiale dell’evento.

I risultati del contest Catalano sono un chiaro riferimento di quanto l’Italia sia cresciuta in un campo relativamente nuovo. Purtroppo questo particolare momento non ha risparmiato il settore birraio, e molti di questi birrifici sono penalizzati dalla chiusura forzata. Per supportare il progetto birraio di queste aziende che portano alto il nome dell’Italia esiste l’acquisto online, in cui è possibile trovare le birre premiate al Barcelona Beer Challenge 2020.

Buona birra a tutti.

Oktoberfest 2020 si o no? Decisione entro giugno!

0
Oktoberfest 2020
Oktoberfest 2020

Naturalmente l’attenzione, in questo momento, è da tutt’altra parte! Ma il mondo birraio, seppur in secondo piano, si concentra anche sulla più grande manifestazione che onora il culto della birra. Ovviamente si parla dell’Oktoberfest 2020, e la domanda sorge spontanea: si farà oppure no?

L’emergenza sanitaria coinvolge anche la Germania, che come le altre nazioni si è uniformata alla decisione d’interrompere qualsiasi assembramento. Tra questi rientra anche l’Oktoberfest che ogni anno raccoglie milioni di visitatori. Al riguardo, la domanda che gli appassionati del mondo della birra si fanno è se questo festival si potrà fare in funzione ovviamente della pandemia.

A tale proposito, Clemens Baumgärtner direttore della manifestazione, spiega: “La domanda ci commuove tutti, ovviamente. Naturalmente insieme a tutti i nostri partner, vorrei che non sia necessario annullare. Pertanto, vogliamo monitorare la situazione fino all’ultimo momento possibile prima che venga presa una decisione irreversibile, che sarà al massimo entro giugno. Questo è il motivo per cui stiamo continuando a pianificare il Wiesn come al solito. Tuttavia, oggi è ancora troppo presto per una valutazione vincolante”. Continua Baumgärtner: “Naturalmente la decisione verrà presa con la massima responsabilità possibile. Alla fine, dipenderà in gran parte da ciò che gli esperti medici consigliano e da quali politiche sanitarie e norme di sicurezza saranno emesse dal governo federale e dallo Stato libero”.
Fonte Oktoberfest.de

L’Oktoberfest 2020 dovrebbe svolgersi come tradizione a Theresienwiese, e le date previste saranno comprese tra sabato 19 settembre e domenica 4 ottobre. Ad oggi sono poche le edizioni non celebrate dalla nascita della ricorrenza (1810), per cui bisognerà attendere ancora un po’ se la numero 187 potrà far felici i tanti appassionati del boccale. Ovviamente l’attenzione sarà rivolta all’emergenza sanitaria e con essa anche alla salute mondiale, che rimane sempre al primo posto.

Buona birra a tutti.

Auletta: Il sindaco Pessolano brinda con la birra!

0
Auletta: il sindaco Pessolano brinda con la birra!
Auletta: il sindaco Pessolano brinda con la birra!

Le cattive notizie ormai sono una scomoda routine, che riempie la giornata di chiunque. Infatti basta guardare un qualsiasi TG o leggere un qualunque mezzo d’informazione per percepire lo stesso angoscioso stato d’animo, che continua ad echeggiare da settimane. La situazione che si sta vivendo ovviamente sarà difficile da scordare e sicuramente passerà alla storia. Ma ogni tanto ci sta qualcuno che riesce a tirare fuori una risata! Succede in un simpatico video pubblicato sulla pagina Facebook del sindaco di Auletta, Pietro Pessolano, il quale in occasione di un momento speciale brinda con la birra.

Il video, in cui il primo cittadino di Auletta esordisce ripetendo più volte “niente di serio!”, vuole essere una simpatica esortazione alla speranza. Così tra un brindisi e l’altro lancia una “sfida a distanza” a tutti i sindaci dei comuni del Vallo di Diano. L’iniziativa di Pessolano attraverso l’originale “sfida” è un modo particolare di festeggiare la fine della zona rossa. Una difficile situazione che per un mese ha stretto in una potente morsa la parte meridionale della provincia di Salerno. Tra i tanti casi accertati figurava anche lo stesso Pessolano, insieme al sui vice, la sua famiglia e l’anziana madre. Il giocoso scherzetto, in cui il sindaco Pessolano brinda con la birra si discosta dalla politica di questi giorni, e festosamente dichiara il “ritorno del guerriero” che finalmente è riuscito a sconfiggere l’odiato Covid-19.

La parte finale del video vede un cambio espressivo del primo cittadino di Auletta. Infatti il sindaco converte il tono goliardico in un augurio collettivo, rivolto con affetto alle persone che stanno ancora affrontando questo triste e spietato virus. Nell’augurio sincero non manca la speranza che tutto possa terminare al più presto. E magari chissà, un brindisi ci scappa davvero… ma questa volta dal vivo, senza mascherina e possibilmente con dei bicchieri di vetro! 🙂

Buona birra a tutti

Lontanemaunite. Il rosa della birra contro il Coronavirus

0
lontanemaunite. Il rosa della birra contro il Coronavirus
lontanemaunite. Il rosa della birra contro il Coronavirus

Anche il rosa del mondo della birra scende in campo in questa difficile situazione, che sta penalizzando in modo significativo il settore birraio. Attraverso il grido lontanemaunite, le donne della birra promuovono un servizio che vuole risollevare dalla crisi economica le proprie aziende.

Il particolare momento storico che sta attraversando il mondo intero, oltre all’emergenza sanitaria, ha segnato una spaccatura economia che ha visto la chiusura di tante attività. Tutti i settori economici hanno subito diverse perdite e quello birrario non è stato da meno. Per fronteggiare tutto ciò, si sono avviate diverse iniziative, che grazie alla grande forza della collettività auspicano ad una pronta rinascita!

L’idea è quella di fare arrivare direttamente a casa le birre artigianali, durante il lockdown dei locali! Attraverso un elenco in continuo aggiornamento, i birrifici associati daranno la possibilità di non rinunciare alla birra preferita, che verrà consegnata comodamente a casa tramite un pratico servizio delivery.

Ma l’iniziativa non si ferma solo alla consegna della birra a domicilio! L’Associazione ha pensato anche ad una serie di dirette su Facebook. Il programma “It’s beer tonight live” che durerà fino ai primi di maggio, oltre a garantire una birra in compagnia, darà la possibilità alle associate e alle degustatrici di parlare dei birrifici e delle loro birre.

In questo confinamento forzato, la bellissima iniziativa tutta in rosa potrà regalare qualche gradito sorriso. Questa, in una circostanza così particolare, si rivela già una grande vittoria. Per rimanere aggiornati sul programma delle dirette, si potrà visitare la pagina Facebook dell’Associazione. Per cui senza mollare e all’insegna di lontanemaunite, il brindisi è assicurato!

Buona birra a tutti

Seguici sui Social

759FansLike
1,173FollowersFollow
337SubscribersSubscribe

Gli Ultimi Articoli

I Più Letti