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Café Solidarité. L’iniziativa solidale di Alken-Maes

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Café Solidarité. L'iniziativa solidale di Alken-Maes
Café Solidarité. L'iniziativa solidale di Alken-Maes

Arriva anche in Belgio l’idea solidale che aiuta bar e brasserie, in questo particolare momento di crisi sanitaria ed economica. La trovata simile a quella italiana di AB InBev, vede a capo l’Alken-Maes (produttore delle famosissime Pils Maes e Cristal). Attraverso la campagna “Café Solidarité”, si cercherà d’aiutare la ripartenza di un settore duramente colpito dal Covid-19.

La campagna che prevede il pagamento anticipato nei caffè, bar o brasserie di birre Cristal o Maes, permetterà la consumazione della prenotazione alla riapertura del locale. Questo darà la possibilità agli esercenti di ottenere liquidità durante il periodo di chiusura. Inoltre servirà per avere una ripresa più rapida alla fine della quarantena.

L’iniziativa Café Solidarité si appoggia al sito web dedicato, in cui sarà possibile scegliere il locale partner con Maes o Cristal. Selezionando e pagando il numero di pinte desiderate, la somma anticipata sarà trasferita al gestore che potrà ottemperare al difficile momento di lockdown. L’utente quindi riceverà un voucher che garantirà la bevanda già pagata, che potrà essere consumata al termine della quarantena! Inoltre l’azione solidale mossa da Alken-Maes ha deciso di fornire gratuitamente, ai locali aderenti, le prime 400 birre che verranno prenotate.

Al momento speriamo che al Café Solidarité parteciperanno da circa 4.000 a 5.000 caffè. Sarebbe bello se potessimo supportare tutti questi bar nelle prossime settimane!” afferma Jan Bosselaers direttore marketing di Alken-Maes.

L’idea si rivela l’ennesima risposta da parte di un settore, la quale stringendo i denti, vuole reagire ad una situazione surreale che rischia di precipitare in una chiusura definitiva. Nell’ottica di quei boccali traboccanti di birra schiumosa, che incontrandosi festosi comunicano forza e unione, si manifesta la voglia di rialzarsi per leccarsi le ferite e ripartire più motivati di prima.

Buona birra a tutti

Heineken gratis durante il Coronavirus. La bufala del web!

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Heineken gratis durante il Coronavirus
Heineken gratis durante il Coronavirus

“Resta a casa e bevi 4 barili di birra gratis”. Si tratta dell’ultima trovata di chi non ha coscienza nemmeno in un momento così delicato. Questa volta è toccato all’ignara birra Heineken che, attraverso un messaggio virale sui Social (in particolare su WhatApp), promette 4 barili di birra gratis durante il Coronavirus.

La notizia si apprende sulla pagina Facebook della Polizia di Stato, la quale conferma la News come una frottola che tenta oltretutto di trafugare dati personali agli utenti. Purtroppo questi episodi non sono nuovi alla rete ma, in questo momento di particolare affollamento dei Social, la bufala poteva avere ripercussioni molto serie.

La Fake News tramutata in concorso, che promette birra Heineken gratis durante il Coronavirus, spingeva gli utenti a completare un fantomatico sondaggio. Il concorso, recitando lo slogan “Resta a Casa e bevi 4 barili di birra gratis”, conteneva un link che trasferiva l’utente ad un portale nel quale trovava un questionario a risposta multipla. Alla fine del sondaggio si riceveva la “splendida” notizia di aver vinto 4 barili di birra. Per accaparrarsi la vincita, si doveva cliccare sulla finestra che portava ad una pagina contenente un falso messaggio di errore del sistema operativo. Successivamente s’invitava a fare un download per correggere l’errore attraverso aggiornamenti. Nel download potevano essere veicolati malware e ransomware, per sottrarre dati personali o infettare il dispositivo elettronico.

Il messaggio è stato già segnalato dagli specialisti della Polizia Postale. Gli stessi raccomandano sulla pagina Facebook: “di non fare aggiornamenti o aprire il link, se non attraverso la digitazione dalla barra delle URL del sito ufficiale della società titolare del marchio. Non compilare moduli online con i propri dati personali”. Inoltre ricordano: che quando una cosa è troppo bella per essere vera, forse non lo è perché nessuno regala niente“.

Buona birra a tutti

I tanti benefici del luppolo: Un fiore dalle mille risorse!

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I benefici luppolo. Un fiore dalle tante risorse!

Il luppolo è uno degli ingredienti fondamentali della birra. Il suo prezioso contributo si avverte attraverso i sentori che inebriano l’olfatto, ma anche nel gusto che generalmente possiede un amaro unico e particolare. Chi ama la birra sicuramente è un estimatore dei profumi generati dal luppolo, e ricerca nei vari stili i diversi lineamenti che si fondono alle note di malto e agli esteri del lievito. Ma oltre all’apporto che offre nella birra, il luppolo possiede altri benefici che rendono questo prezioso fiore ancora più speciale.

Naturalmente per avere i benefici del luppolo non bisognerà bere fiumi e fiumi di birra. L’alcol in dosi eccessive nuoce gravemente alla salute! Tuttavia l’assunzione di luppolo, sotto altre forme e dietro consulenza medica per scongiurare controindicazioni, può portare veri e propri benefici.

I benefici luppolo: Fitoterapia, Erboristeria e Omeopatia

Oltre all’uso birraio, grazie alla presenza di oli essenziali, resina, flavonoidi, acidi fenolici, sali minerali, umulone, lupulone, e fitoestrogeno, il luppolo trova impiego in diversi campi. Naturalmente bisogna fare una distinzione, in quanto non tutte le applicazioni sono supportate da studi scientifici approvati. In questo senso è bene affidarsi solo a fonti sicure e informare il proprio medico curante per non incorrere in effetti collaterali.

Indice

Uso Fitoterapico

Benefici luppolo

Tra le diverse proprietà del luppolo, ci sono quelle attribuite dalla fitoterapia che riguardano l’azione sedativa, emmenagoga, anafrodisiaca e amaro-tonica. Grazie alla presenza di acidi alfa e beta, il luppolo possiede un’efficace azione sedativa prevista anche dal Formulario Galenico Nazionale. La caratteristica sedativa, combinata con i benefici della valeriana e verbena, è sfruttata per la cura degli stati ansiosi, irrequietezza, tensione nervosa e insonnia. I responsabili di questi benefici sono sopratutto il lupolone e l’umolone, acidi che in ambito brassicolo conferiscono amaro e aroma. Grazie ai prodotti derivanti dall’ossidazione di questi acidi si ottiene il 2-metil-3-buten-2-olo, un composto simile all’alcohol terz-amilico (noto anestetico e sedativo). Inoltre si rivela utile in molti casi di mal di testa frequente o cronico, legato a ipofunzionalità gastrica.

Il Fitoestrogeno

Il luppolo contiene 8-prenilnaringenina, il più potente fitoestrogeno conosciuto. Va detto però, che la concentrazione nella pianta è talmente scarsa da non avere effetti biologici rilevanti dalle attuali tecniche di laboratorio. La sua carenza viene comunque rimpiazzata dalla conversione dell’isoxantoumulone, di cui il luppolo ne è ricco. La presenza di questi fitoestrogeni fa sì che il fiore abbia un’azione emmenagoga, particolarmente indicata per contrastare i sintomi legati ai disturbi della menopausa e premenopausa. Inoltre i fitoestrogeni contenuti nel luppolo contribuiscono, all’azione anafrodisiaca negli uomini agendo come calmanti sessuali.

luppolo

Tra i tanti benefici che la fitoterapia riconosce, esiste anche l’azione amaro-tonica, che agevola i processi digestivi. Grazie alla proprietà stimolante delle secrezioni gastriche e dell’appetenza, il luppolo porta sollievo nel trattamento di gastriti di origine nervosa.

I medicinali fitoterapici sono quelli il cui principio attivo è una sostanza vegetale e approvati ufficialmente dall’AIFA (Agenzia Italiana Farmaco). L’agenzia come tale ne verifica la qualità, l’efficacia e la sicurezza, pertanto i medicinali sono venduti esclusivamente nelle farmacie. Alcune di questi dietro prescrizione medica e altri come medicinali da banco. Pertanto si rammenta l’utilizzo moderato di questi prodotti!

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Uso Erboristico

Benefici luppolo

L’erboristeria essendo la scienza dedita alle piante officinali, medicinali, aromatiche, alimurghiche e cosmetiche, non poteva rimanere esente dal riconoscere le proprietà del luppolo. Tra i vari benefici riconosciuti del luppolo, quelli attribuiti dall’erboristeria si riallacciano alla fitoterapia. Inoltre vedono nel luppolo un ottimo strumento per avere benefici al fegato e alle ossa, ma anche a livello cutaneo, anti-ossidante e anti-infiammatorio. In quest’ambito l’assunzione del luppolo avviene sotto forma di estratto liquido, di tintura o altre preparazioni ad uso orale, che naturalmente presentano una somministrazione diversa da un individuo all’altro.

Azione Digestiva

stomaco

La nota azione digestiva, espletata dai tannini presenti nel luppolo, estende i suoi benefici anche al fegato. Infatti nella Medicina Cinese il luppolo aiuta il fegato a compiere meglio le sue funzioni, fornendo un’azione ripulente dalle tossine che spesso lo rallentano. Inoltre grazie alla presenza di silicio, che contribuisce alla crescita e al rafforzamento delle ossa, anche l’apparato scheletrico ne trae giovamento.

Azione Cutanea

cuoio capelluto

A livello cutaneo il luppolo ha un effetto cicatrizzante, utile a curare piaghe e ferite. Inoltre le proprietà elasticizzanti, purificanti e anti-pruriginose, forniscono un ottimo beneficio contro dermatiti, psoriasi e pelle cadente. Le proprietà del luppolo riguardano anche il cuoio capelluto. Infatti grazie all’alto contenuto di amminoacidi e alla presenza di fitoestrogeni l’attività metabolica cellulare del cuoio capelluto è potenziata, con effetti rigeneranti e stimolanti per la formazione di nuovi bulbi.

Azione Anti-ossidante

cuore

L’azione anti-ossidante è data dalla presenza dei polifenoli, preziose molecole che contrastano l’ossidazione cellulare, la quale incentiva l’invecchiamento delle cellule attraverso la formazione di radicali liberi. L’apporto dei fitoestrogeni favorisce le cellule del tessuto connettivo della pelle regalando elasticità. Invece i tannini interagendo con le proteine delle membrane cellulari, danno una protezione alla cute da disidratazione e tossine. Inoltre lo scoraggiamento dei radicali liberi aiuta a prevenire l’insorgere di malattie cardiovascolari. Mantenendo il cuore in salute e migliorando la circolazione sanguigna si riduce il rischio della formazione di placche arteriosclerotiche, causa d’infarto.

Azione Anti-infiammatoria

anti-infiammatorio

L’azione anti-infiammatoria, dovuta alla presenza di acido caffeico, ha un ottimo effetto bloccante contro i mediatori dell’infiammazione oltre a dare benefici contro l’artrite reumatoide. Inoltre il supporto attraverso l’aromaterapia, lenisce infiammazioni dell’apparato respiratorio con evidenti benefici in caso di tosse e congestione respiratoria.

I prodotti erboristici non possono essere definiti farmaci anche se potrebbero avere qualche attività farmacologica. Comunque in considerazione di un possibile effetto farmacologico, l’uso di questi prodotti deve risultare sempre prudente!

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Uso Fitoterapico

Benefici luppolo

In ambito omeopatico il luppolo è utilizzato come antinfiammatorio della mucosa intestinale, antidolorifico neuropatico (nevralgia), priapismo (erezione patologica del pene), ulcere e abrasioni cutanee. Altri usi prevedono l’impiego del luppolo per stimolare l’appetito, favorire la digestione, abbassare la glicemia e combattere la spermatorrea (emissione spontanea di liquido seminale). Sebbene i disturbi trattati dall’omeopatia attraverso il luppolo siano simili alla fitoterapia e all’erboristeria, non esiste nessuna tesi scientifica che ne attribuisca i reali benefici.

I medicinali omeopatici fanno parte delle cure alternative! Questi prodotti sono riconoscibili in quanto riportano la dicitura “medicinale omeopatico senza indicazioni terapeutiche approvate”. Ciò significa che non esiste nessuna certificazione accertata da un’autorità competente (AIFA).

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Studi in corso…

studi di laboratorio

Alcuni benefici del luppolo riguardano le attività antitumorali, innescate dai preziosi fitoestrogeni contenuti all’interno della pianta. Diverse ricerche dichiarano infatti che il luppolo limiti la crescita di cellule tumorali, attraverso la caratteristica estrogenica. Inoltre da altri studi in vitro è stato dimostrato che i flavonoidi (xantumolo), impediscono la proliferazione di cellule responsabili di tumori al seno, dell’ovaio e del colon. Mentre (sempre da studi in vitro) sembrerebbe che l’umulone sia in grado di bloccare lo sviluppo delle cellule che causano leucemia monoblastica acuta.

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Va tenuto presente che, i risultati ottenuti dagli studi in vitro di laboratorio, non trovano applicazione medica in quanto necessitano di ulteriori approfondimenti!

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Controindicazioni

controindicazioni

Nonostante i diversi benefici non tutti possono assumere il luppolo, in quanto potrebbero andare incontro a problematiche serie. I principali effetti collaterali riguardano sopratutto il dosaggio eccessivo, ma anche una possibile ipersensibilità. Tra i vari disturbi infatti si possono notare vertigini, nausea e variazioni cognitive.

Le controindicazioni interessano invece particolari categorie di persone, come le donne in gravidanza oppure soggetti che presentano patologie al seno di tipo estrogeno-dipendente, insufficienza respiratoria o circolatoria. Inoltre andrebbero valutate con attenzione le somministrazioni farmacologiche, in quanto l’uso di luppolo potrebbe andare in contrasto con gli psicofarmaci, anti-depressivi o terapie ormonali. Vanno anche considerati i farmaci barbiturici, i quali con l’assunzione di luppolo potrebbero dare un effetto dalla durata non precisata.

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Buona birra a tutti.

La birra giusta per Pasqua 2020

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birra pasqua 2020
birra pasqua 2020

Chi avrebbe mai pensato che il periodo della Santa Pasqua, importantissima festa religiosa e occasione per la classica uscita fuori porta, avesse un clima così cupo? Purtroppo il surreale momento che stiamo vivendo non permette di pensare a quello che sarebbe la normalità. Ma come disse Eduardo De Filippo, nella celebre commedia Napoli Milionaria! “Ha da passà ‘a nuttata”. Nell’attesa che finalmente questo periodo finisca, è giusto concedersi qualche sorriso, magari in compagnia di una buona birra che faccia trascorrere in modo alternativo questa Pasqua 2020.

Il pranzo di Pasqua 2020

Il pranzo Pasquale è un rituale che prevede un susseguirsi di pietanze tipiche che sono tramandate dalla tradizione. Ovviamente in questa particolare situazione bisogna adeguarsi! Tralasciando la scampagnata e il relativo picnic, la fantasia ai fornelli cerca di fare quel che può, adattando la dispensa all’importanza di un pranzo così speciale. Generalmente tra antipasti di formaggi o salumi, primi con sughi corposi e secondi di carne, di pesce o di verdure, si bypassano piatti che in altre circostanze sarebbe stato blasfemo non consumare.

Tra le pietanze naturalmente spuntano anche le bevande, che solitamente si orientano sul vino. Ma ovviamente non esiste solo il vino e la grande varietà brassicola permette di abbinare le diverse pietanze con classe e gusto. Considerando che si cucinerà quello che si possiede, la birra che potrà accompagnare questa strana Pasqua 2020 dovrà essere versatile, facile da reperire e propensa all’esaltazione del gusto.

Antipasto

Considerando un antipasto di formaggi, salumi o verdurine, bisognerebbe accostare una birra leggera, che unisca gusto e facilità di bevuta. Si potrebbe pensare dunque ad una Weiss o Lager. Ne esistono diverse varietà, sia artigianali che commerciali, ma se dobbiamo rimanere sul “facile da reperire” alcune ottime proposte sono Franziskaner (Weiss) e Paulaner (Lager).

Primo

Solitamente, la prima portata di un pranzo così importante è a base di sughi corposi, ma anche di pesce o brodi gustosi con carne o verdure. In questo caso per i sughi e il pesce la birra dovrebbe risultare beverina e delicata, mentre per i brodi è bene accompagnasi ad una bevanda più corposa. Per i sughi e il pesce si potrebbe pensare a Weizen o Blanche, mentre per i brodi va benissimo una Brown Ale. Rimanendo sempre con l’ottica del “facile da reperire” alcuni buoni suggerimenti sono: Erdinger (Weizen), Blanche de Bruxelles o Hoegaarden (Blanche) e Mc Chouffe Brown Ale (Brown Ale).

Secondo

Nella tradizione Pasquale la carne fa da padrona e l’agnello è il piatto che regna indisturbato. Ma in considerazione del’emergenza sanitaria, recuperare questo tipo di carne potrebbe non essere semplice. Naturalmente non tutti saranno propensi alla carne, ma andranno a preferire delicate pietanze di pesce o gustosissimi piatti a base di verdure.

In considerazione delle diverse alternative, si necessita una birra che vada a bilanciare il gusto senza coprire l’importanza della carne, del pesce o delle verdure. Per carni bianche e verdure si potrebbe pensare a Pilsner, Pale Ale o IPA. Per carni arrosto l’accostamento ricade su Red Ale o Birra d’Abbazia, mentre la carne al sugo (tipo ragù) andrebbe accompagnata a birre corpose e alcoliche come la Tripel. Rimanendo fedeli al “facile da reperire” alcune ottime birre da consigliare sono: Urquell (Pilsner), Sierra Nevada (Pale Ale), Goose IPA (IPA) Delirium Red (Red Ale), Grimbergen o Leffe Blonde (Birra d’Abbazia), Chimay Rossa (Tripel).

Dessert

Dopo un pranzo importante, il dolce è d’obbligo! Naturalmente a Pasqua non può mancare la classica Colomba. Ne esistono di tutti i gusti, con canditi, con mandorle, con gocce di cioccolato oppure ripiene. La birra giusta che accosta sentori tostati a sapori zuccherati è senza dubbio la Porter. Rimanendo sempre sull’ottica del “facile da reperire” si potrebbe pensare a Sierra Nevada (Porter) o Founders (Robust Porter).

Dopo il Caffè?

Dopo il caffè, come se non bastasse, stranamente si sente il bisogno di colmare un piccolo spazietto rimasto inspiegabilmente vuoto. Ovviamente non si parla di cibo ma di qualcosa che lasci in bocca un buon sapore, e che faccia ricordare con emozione il pranzo di Pasqua. Come ciliegina sulla Colomba si potrebbe pensare ad una “Trappista col botto”. Naturalmente non sarà possibile andare a scovare la trappista belga direttamente al monastero, ma considerando il “facile da reperire” in commercio esiste un’ottima proposta che non ha nulla da invidiare ad altre birre. Il consiglio ricade sulla Chimay Blu.

Anche in questa strana Pasqua 2020, la birra si rivela un’ottima alleata che può allietare, come succede in diverse culture birraie, anche la tradizione italiana. Con la speranza di passare ugualmente una bella festività in un momento così delicato, la nostra redazione vi augura una serena Pasqua!

Buona birra a tutti

Birra Peroni ChiAma l’Italia e accende le luci del Tricolore!

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Birra Peroni ChiAma l'Italia
Birra Peroni ChiAma l'Italia

Peroni è la birra italiana per eccellenza. Da sempre al fianco degli italiani ha accompagnato momenti belli, regalando sorrisi e festività. Ricordi indelebili che purtroppo sembrano lontani anni luce a causa degli eventi che hanno colpito il Paese. Ma come una buona amica, Birra Peroni è ancora più vicina in queste circostante, ricordando la forza dell’italianità sotto il nome di “Birra Peroni ChiAma l’Italia”.

Birra Peroni ChiAma l’Italia: Le iniziative

“Birra Peroni ChiAma l’Italia” è il progetto con cui l’azienda birraia, nata a Vigevano nel 1846, racchiude le diverse iniziative solidali di questo periodo. Si tratta proposte che rendono omaggio all’amore per l’Italia e al contributo a favore di crescita e sviluppo per la comunità con cui opera.

Sulla pagina Facebook dedicata all’iniziativa, e su tutti gli altri canali social di Birra Peroni LinkedIn, Twitter e YouTube, sarà possibile rimanere aggiornati sulle attività solidali dell’azienda per cercare di riprendere in mano la cara e amata Italia.

5L’Italia unita sotto il Tricolore

L’energia che Birra Peroni sta mettendo in atto in queste settimane è senza eguali. Le iniziative che possiedono i colori propri ad ogni cittadino italiano, rappresentano valori di libertà e unione. In questo senso il Tricolore sventola anche sullo stabilimento padovano, unendosi così alle tante altre istituzioni, che da Palazzo Chigi a Palazzo Madama, dalle università ai monumenti storici si colorano all’imbrunire di “Verde, Bianco e Rosso”. E’ un gesto simbolico che vuole dare fiducia e coraggio, ma sopratutto che vuole ricordare a tutti gli abitanti del Belpaese di essere Italiani.

Buona birra a tutti.

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IoRestoaCasa: alla birra ci pensa Menabrea!

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iorestoacasa menabrea
iorestoacasa menabrea

Menabrea è il birrificio più antico d’Italia. Sorto in prossimità delle Alpi Biellesi, produce birra fin dal 1846. D’allora continua la sua avventura nella cultura birraia con passione, ricette originali e materie di prima qualità. Il suo prestigioso operato, riconosciuto in Italia e all’estero, firma una grandissima iniziativa che in questo particolare momento si rivela davvero utile. Menabrea, convinta sostenitrice dello slogan IoRestoaCasa, incentiva gli italiani a rimanere in casa e per sostenere l’azienda e i suoi dipendenti propone un innovativo servizio delivery.

Il servizio delivery è già attivo in alcune regioni italiane, e per la distribuzione si appoggia ai suoi fidati distributori. Le regioni attualmente aderenti al progetto di Menabrea che grida ad alta voce IoRestoaCasa sono: Valle D’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna e San Marino, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Sardegna e Sicilia. L’elenco è in costante aggiornamento!

Per effettuare l’ordine basterà semplicemente visitare l’elenco e cliccare sulla regione desiderata. Nella sezione si entrerà direttamente in contatto col distributore che opera in regione. In questo modo, entro qualche giorno le birre saranno consegnate all’indirizzo specificato.

“Sono 174 anni che ci portate nelle vostre case. E’ arrivato il momento in cui voi state a casa e noi vi raggiungiamo in totale sicurezza” commentano dal birrificio sulla pagina Facebook ufficiale. Precisa inoltre l’Amministratore Delegato di Birra Menabrea, Franco Thedy “In oltre 170 anni Menabrea ha vissuto tutte le guerre, i cambiamenti sociali ed economici del nostro paese, ma una cosa del genere non era mai successa. Forti della nostra storia, abbiamo voluto affrontare questa situazione con creatività e determinazione. I nostri distributori non hanno perso tempo, e abbiamo ideato un sistema di consegne per assicurare alle persone a casa un servizio utile per garantire loro la possibilità di gustare una Menabrea”. 

Buona birra a tutti

Birra del Borgo: Nasce la bottega online

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Bottega birra del borgo
Bottega birra del borgo

In pochi giorni siamo stati tutti costretti a cambiare il nostro modo di vivere. In pochi giorni ci siamo allora attrezzati per non abbandonarvi. Vogliamo provare a farvi sentire meno soli e portarvi tutto il nostro mondo dentro una bottiglia!” Esordiscono così, i ragazzi di Birra del Borgo, sulla pagina Facebook ufficiale. Si tratta di un’iniziativa lanciata proprio in questo particolare momento di tristezza e sconforto. Nasce così la Bottega di Birra del Borgo, un regalo che vuole essere vicino ai tanti fedeli del prestigioso birrificio di Borgorose.

Birra del Borgo è un birrificio nato nel 2005 a Borgorose, un paesino in provincia di Rieti. Sorge nella Riserva Naturale dei Monti della Duchessa, dove ispirandosi alla tradizione enologica e gastronomica del Belpaese avviene la reinterpretazione di una nuova cultura birraia che indossa il tricolore italiano. Attraverso la costante ricerca della qualità, coadiuvata dall’equilibrio tra eleganza e creatività nell’uso di ottimi ingredienti, il birrificio ha riscontrato grande consenso da parte della platea birraia.

La Bottega di Birra del Borgo

Dietro un grande birrificio esiste sempre la voglia di stare a stretto contatto (si fa per dire) con i tanti sostenitori. Questi ricambiano con stima e affetto ogni qualvolta che stappano una bottiglia di birra! Per dare questa continuità arriva la Bottega di Birra del Borgo, un vasto beer-shop in cui si può apprezzare l’intera offerta del birrificio. Il sito è molto intuitivo e ben realizzato anche nella versione per smartphone.

La sezione birre è divisa in due grandi categorie. Nel primo raggruppamento sono inserite le famose birre (25 Dodici, Ambrata, DucAle ecc…), che hanno fatto la storia del birrificio. Nella seconda sezione si trovano le proposte del progetto Collerosso, birre dalla fermentazione spontanea, indotta dai lieviti presenti nello stabilimento dove Birra del Borgo è nata. L’acquisto, valido solo per l’Italia, prevede un ordine minimo di 50€ che può essere fatto con PayPal o Carta di Credito. Coerentemente con le possibilità del corriere BRT, in 3-5 giorni lavorativi si vedranno recapitate le birre preferite all’indirizzo desiderato.

“Non sappiamo se una volta finita la tempesta l’e-commerce resterà attivo. Quello che sappiamo è che vogliamo farlo nascere adesso” puntualizzano da Birra del Borgo. “Perché se anche ad uno solo di voi possiamo far tornare un sorriso significherà che ce l’abbiamo fatta”

Un semplice ma affettuoso modo di stare vicino a chi beve buona birra. Inoltre si rivela una soluzione utile per dare forza al settore brassicolo, che come tanti altri campi sta soffrendo il fermo di un’economia dilaniata da un nemico alquanto scomodo.

Buona birra a tutti.

Birra-bond. La strategia per salvare i bar dalla chiusura

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Birra bond
Birra bond

Chi avrebbe mai pensato che la frase latina “unus pro omnibus, omnes pro uno“, letteralmente uno per tutti, tutti per uno avesse un significato così profondo e attuale? Eppure in seguito alla diffusione del Coronavirus, la popolazione mondiale si è dovuta adattare alle circostanze. Il potente virus non si accontenta solo della vita, come se questo non fosse già abbastanza. Prosegue il suo tragico percorso, umiliando e annientando tutto ciò che incontra. Economia, relazioni sociali e sogni costruiti su faticose rinunce e sacrifici. Una triste realtà comune a tanti esercenti, che hanno dovuto chiudere le porte del proprio negozio per scongiurare i contagi. Così per dare una mano, come se ci fosse un virtuale incrocio di spade tra moschettieri, arrivano i birra-bond.

Arrivano i Birra-Bond

Naturalmente non si poteva immaginare che la vita di tutti i giorni potesse mutare in un situazione surreale. Cosicché si è sentita la necessità di trovare espedienti che potessero dare una certa continuità alla normalità. Ma sopratutto che potessero dare un seguito alle attività di tanti negozianti, che hanno visto nel virus un duro colpo di grazia. Per salvare i bar italiani dalla chiusura, arrivano i birra-bond. A pensare all’iniziativa è stato il colosso belga AB InBev, possessore di oltre 500 marchi di bevande alcoliche e non, tra cui Bud, Corona, Beck’s e Leffe.

Il progetto è stato avviato per sostenere un settore che vale 85 miliardi di euro all’anno. “Purtroppo l’Horeca sta affrontando un periodo incredibilmente difficile, che rischia di mettere in ginocchio in modo duraturo l’industria e coloro che lavorano nel settore” puntualizza Benoit Bronckart, amministratore delegato di AB InBev Italia. “Con questa iniziativa vogliamo dare respiro alle casse dei bar, sperando al contempo che questo progetto avvicini ancor di più le persone ai propri locali di fiducia, anche una volta conclusosi il momento critico per il settore. Così, quando verranno meno le limitazioni, potremmo finalmente tornare a fare quello che più ci piace: stare insieme, magari con una birra in mano, nel nostro bar preferito”.

Come funzionano i Birra-Bond?

I Birra-Bond di AB InBev sono già attivi in diversi paesi europei, e collaborano con pub, bar e ristoranti su tutto il territorio nazionale. I birra-bond funzionano attraverso la piattaforma informatica salvailtuobar.it. Sul sito, i clienti potranno anticipare al proprio locale di fiducia il prezzo di una birra (o più). Acquistando adesso la gift card prevista, potranno riscuotere la consumazione alla riapertura. Ad ogni acquisto, AB InBev aggiungerà il 30% in più, permettendo al bar di sostenere il costo della birra e di avere un incasso in questo momento di fermo. L’importo sarà versato direttamente agli esercenti entro tre settimane.

Buona birra a tutti.

Coronavirus: Birra Corona ferma la produzione

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Coronavirus: Birra Corona ferma la produzione
Coronavirus: Birra Corona ferma la produzione

La difficile situazione che sta vivendo l’intero pianeta è senza eguali. Come le grandi battaglie, che hanno scritto intere pagine sui libri di storia, anche questa triste pandemia stilerà lunghe righe che racconteranno alle generazioni future i particolari momenti che si stanno verificando. Pensare a come un nemico invisibile sia riuscito a piegare imponenti nazioni come la Cina e l’America, fa paura. Il Covid-19 non sta colpendo solo la popolazione con migliaia di vittime, ma sta indebolendo gradualmente anche l’intero meccanismo industriale mondiale. Ne sa qualcosa Birra Corona, che in seguito alla diffusione del Coronavirus ha dovuto fermare l’intera produzione.

Birra Corona per il governo messicano non è essenziale. Da domenica fino al 30 aprile la produzione del colosso birraio messicano sarà interrotta, ad annunciarlo è il Grupo Modelo. Lo stop non riguarderà solo la produzione, ma anche l’esportazione verso 180 Paesi. L’annuncio, che segue la decisione del governo messicano nel confermare l’attività del gruppo “non fondamentale”, è attuato per contenere i contagi da Coronavirus.

“Stiamo per ridurre al minimo la produzione presso i nostri stabilimenti, più del 75% dei nostri dipendenti lavoreranno da casa” dichiara la società messicana. Dallo scoppio del Coronavirus, le vendite di Birra Corona sono diminuite del 40% solo negli Stati Uniti.

Anche se il provvedimento può sembrare eccessivo, nulla è troppo contro qualcosa di cui non si conosce ancora tanto. Preservare la vita umana è una priorità che dev’essere sempre in cima ad ogni azione. E se gli appassionati della famosa birra bevuta con sale e limone storceranno il muso, dovranno pensare che ogni iniziativa (anche piccola) è pensata per salvaguardare il bene della collettività. Tutta la speranza è rivolta a quel giorno, si spera non troppo lontano, in cui si potrà pensare a questi momenti soltanto come un brutto ricordo.

Buona birra a tutti.

Birra Peroni: stipendi maggiorati durante il Coronavirus

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birra peroni coronavirus
birra peroni coronavirus

L’Italia e la sua economia, dilaniate dall’emergenza sanitaria, stanno attraversando una specie di “Big Crash” che ha costretto tante piccole aziende a chiudere battente. In quest’ottica di profonda sofferenza, l’attenzione va sopratutto ai grandi pilastri dell’industria italiana, che fondamentalmente rappresentano il cuore su cui si poggia gran parte dell’economia nazionale. Tra i vari colossi spunta anche Birra Peroni, che tra le problematiche durante il Coronavirus pone un occhio di riguardo ai suoi dipendenti.

In questo clima il fardello va a cittadini e lavoratori, che si ritrovano senza lavoro e in difficoltà economica. Per limitare i danni c’è chi si rimbocca le maniche e pensa principalmente ai propri dipendenti. In questo Birra Peroni è in prima linea, mettendo in risalto l’importante fattore umano.

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Si tratta di una grande rassicurazione, che infonde fiducia nell’immenso ingranaggio industriale. Birra Peroni non procederà a licenziamenti, decurtazioni stipendiali o altri provvedimenti del genere. Infatti il colosso industriale, nato nel 1846, si concentrerà soprattutto sul valore umano, cosicché il proprio gruppo di lavoro possa continuare a credere nel futuro dell’azienda. In questo l’impresa birraia, tendo conto del decreto Cura Italia e in accordo con i sindacati, integra al 100% la retribuzione di coloro che andranno in cassa integrazione. Birra Peroni inoltre, per i dipendenti che saranno in fabbrica durante il Coronavirus, predisporrà una maggiorazione salariale del 15%.

“La difficile situazione del mercato interno ed esterno ci ha imposto di agire su numerosi fronti” puntualizza Enrico Galasso, amministratore delegato di Birra Peroni. “Dall’inizio dell’emergenza abbiamo posto i valori e le persone al centro delle nostre decisioni. Abbiamo supportato i nostri clienti e avviato diverse iniziative. Ora, tramite queste iniziative abbiamo voluto fornire il massimo supporto ai nostri dipendenti. Ringraziamo le rappresentanze sindacali con cui abbiamo costruito un percorso virtuoso e costruttivo per affrontare l’emergenza”.

Buona birra a tutti.

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