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UB Academy. La formazione birraia a distanza

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UB Academy
UB Academy

Sono tempi difficili in cui si ha l’imposizione di rimanere a casa. Ma nonostante l’enorme difficoltà, il mondo deve andare avanti! Il lavoro, i progetti e la formazione devono continuare, anche con tutti gli impedimenti che comporta la segregazione. In che modo? Attraverso la grande risorsa del web, che ha permesso la continuità di attività altrimenti difficili da realizzare. In quest’ottica nasce UB Academy, la piattaforma web pensata per l’apprendimento a distanza.

UB Academy

UB Academy è la nuova piattaforma pensata per la formazione a distanza, che permette a tutti gli associati di partecipare da casa ad appuntamenti LIVE e ON DEMAND. Lo scopo è quello di promuovere e diffondere in ogni momento e in ogni dove la cultura della birra artigianale.

Cosa offre l’innovativa piattaforma?

La piattaforma offre un calendario in costante aggiornamento. In questi appuntamenti saranno concentrati: corsi tecnici d’approfondimento per soci produttori, appuntamenti dedicati alle monografie, approfondimenti e degustazioni. Inoltre sarà inclusa la scelta di Master di formazione e specializzazione, riservati agli Unionbirrai Beer Tasters ed al loro percorso di crescita e aggiornamento.

Come accedere

Per accedere UB Academy basterà identificarsi alla pagina dedicata, inserendo User Id e Password ricevute al momento dell’iscrizione a Unionbirrai. Ogni evento potrà ospitare 90 prenotazioni, che permetteranno agli utenti di seguire i LIVE in modalità WEBINAR, con la possibilità d’interagire con i docenti tramite chat. Per gli altri utenti che non rientreranno nei 90 posti sarà possibile seguire l’evento registrato in modalità ON DEMAND nei giorni successivi alla trasmissione live. La piattaforma sarà disponibile a tutti gli associati in regola con il pagamento della quota associativa annuale.

  • In caso di dimenticanza delle credenziali, bisognerà scrivere a [email protected];
  • Per problemi di accesso o funzionamento della piattaforma, basterà scrivere a [email protected].

Per visualizzare il calendario di UB Academy e avere tutte le informazioni della proposta formativa consultare il sito Unionbirrai.

Buona birra a tutti

Tutti gli stili Ale. Italia VS Francia

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Italia VS Francia
Italia VS Francia

Il viaggio brassicolo, tra i paesi culturalmente legati alla birra, continua attraverso luoghi dove questa bevanda ha rivestito un ruolo marginale. Infatti la tradizione di queste zone si è fondata principalmente sul vino, con esempi d’eccellenza riconosciuti in tutto il mondo. Ma nonostante la grande cultura vinicola, l’import della birra proveniente dalle nazioni vicine ha conquistato grande approvazione. Dall’Inghilterra al Belgio, fino alla Germania la manifattura birraia andò oltre confine, e con essa anche le tecniche e le novità. L’alta fermentazione fu una grande innovazione, che in poco tempo rivoluzionò il modus operandi della birra medievale. I paesi vinicoli non furono risparmiati dal crescente fervore innovativo, che caratterizzò la nascita di particolari Ale. Per la rubrica sugli stili Ale, si parlerà di birre che coinvolgono due paesi dalla cultura non proprio birraia: Italia VS Francia chi la spunterà?

Indice

  1. Italia VS Francia: La birra Ale francese
  2. Italia VS Francia: La birra Ale italiana

Italia VS Francia: La birra Ale francese

Nonostante la Francia si la terra dei grandi vini e i francesi non vantino un particolare feeling con la birra, la tradizione birraia costruisce le sue origini fin dai tempi dei celti e dei drudi. Oggi il territorio francese è diventato la culla di particolari stili, che portano alto il nome della Gallia. Nella regione dell’Alta Francia sono prodotte le Bière de Garde e altre specialità con tendenza belga. Nella Bretagna è tangibile l’influenza inglese, mentre in Alsazia (Baviera Francese) sono particolarmente sentite le birre Lager.

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Bière de Garde

Originaria delle birrerie-fattorie del nord della Francia, questa “birra da invecchiamento”, dalla piacevole dolcezza maltata, si produceva a inizio primavera e si beveva in estate. Si presenta con un colore che può variare dal biondo dorato al rossastro al marrone castano.

Solitamente è una birra limpida, ma essendo spesso non filtrata potrebbe presentare una certa torbidità. Ha una schiuma generalmente bianca (variabile in base al colore della birra) dalla media persistenza.

Italia vs Francia
Bière de Garde

Il sapore rispecchia il malto, con sentori tostati, biscottati e caramello. Le note alcoliche rimangono moderate, mentre l’amaro medio-basso del luppolo tende a fornire supporto alla struttura maltata. Le versioni più scure hanno una dolcezza iniziale maggiore rispetto alle proposte più chiare, ma tutte dovrebbero avere al palato un tono di malto che dura sul finale.

E’ uno stile che non presenta accenni speziati, pepati o erbosi, nonostante le versioni più chiare abbiano note luppolate maggiori (toni speziati che potrebbero arrivare anche dal lievito). Il retrogusto è maltato con un po’ di secchezza e una leggera percezione di alcol. L’aroma presenta un tono dolce e maltato, con ricche note tostate. Gli esteri rimangono moderati, mentre il profumo di luppolo (speziato, pepato, erboso) ha poco spazio.

Nonostante le versioni più chiare abbiano un sentore di malto, mancano profumi più ricchi e complessi. Inoltre si percepisce un tono leggermente più pronunciato di luppolo. Le versioni più alcoliche potrebbero avere una nota alcolica leggera e speziata. Il corpo mediamente leggero possiede un carattere liscio e setoso, mentre la carbonatazione è moderatamente alta. Il grado alcolico è compreso tra 6,0-8,5 %vol.

Italia VS Francia: La birra Ale italiana

La tradizione birraia del Belpaese non possiede origini particolarmente radicate. Ma nonostante la devozione al vino, l’influenza dei paesi mitteleuropei ha permesso alla scuola brassicola italiana di seguire numerosi pensieri birrai. Oggigiorno la birra è stata notevolmente rivalutata! Questo ha permesso di dare una forte spinta alla cultura brassicola, unendo la tradizione italiana al mondo della birra. Infatti lo Stivale ha contribuito alla nascita di pregiate Fruit Ales, oltre allo sviluppo di due tipologie autoctone: la Chestnut Ale (birra alle castagne) e la IGA.

IGA (Italian Grape Ale)

Prodotta da diversi birrifici artigianali italiani, rappresenta il ponte tra il mondo birraio e quello vinicolo. Si presenta con un colore che può variare dall’oro al marrone scuro. Il colore rosso/rubino è solitamente dovuto all’uso di uva rossa. La schiuma, con toni che vanno dal bianco al rossastro, possiede generalmente poca ritenzione.

Il sapore ha molte interpretazioni. Come per l’aroma, deve presentare il carattere dell’uva, che può variare d’intensità. La varietà dell’uva contribuisce in modo diverso al profilo aromatico. Generalmente l’uva bianca porta sapori di frutti tropicali (pesca, albicocca, ananas), mentre l’uva rossa regala toni di frutta rossa (ciliegia, fragola).

Italia vs Francia
Italian Grape Ale

Inoltre possono essere presenti altri sentori fruttati, derivanti dalla fermentazione. Solitamente non ha un’indicazione precisa sull’uso dei malti, ma dovrebbero comunque avere sapori equilibrati.

Considerando la diversificazione del processo fermentativo (indotto o spontaneo), leggere note acidule possono essere presenti e aiutare la bevuta. Il sapore inoltre potrebbe essere arricchito dall’invecchiamento in botti (legnoso, terroso, lattico), ma questi toni non devono essere predominanti. L’amaro del luppolo è generalmente basso.

L’aroma rispecchia i profumi dell’uva ma dev’essere equilibrato, senza sopraffare gli altri sentori. Il carattere dell’uva dovrebbe essere gradevole, mentre i profumi del malto rimangono contenuti. Il sentore luppolato può variare da medio-basso ad assente. Alcune proposte posso avere un carattere selvaggio variabile (terroso, lattico), ma non dev’essere pronunciato come nelle lambic.

Il corpo è mediamente basso e una certa acidità contribuisce alla percezione della secchezza. Inoltre la carbonatazione medio alta migliora i profumi dell’aroma. La gradazione alcolica è compresa tra 4,8-10 %vol.

Buona birra a tutti

Come si può usare la birra?

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Come si può usare la birra
Come si può usare la birra

La birra è una delle bevande più famose al mondo. Fresca, buona e dissetante si rivela una bibita dai tanti sapori, che soddisfa i palati di appassionati e non! Ma la preziosa bevanda “amica” dei secoli che hanno visto l’uomo evolversi si rivela utile in svariati casi. Naturalmente non si discute su ciò che era e che continua ad essere la birra. L’associazione di sapori e aromi in un connubio gustativo unico è la caratteristica principale. Ma è bene sapere che esistono tanti modi in cui si può usare la birra, i quali rendono questa particolare bevanda ancora più unica e preziosa.

Come si può usare la birra?

La birra, se assunta con moderazione porta diversi benefici. Ma oltre all’utilità fisica, dovuta ai suoi ingredienti che regalano beneficio mentale, ci sono altri impieghi che rendono la birra particolarmente utile. Non serve necessariamente usare birra costosa (quella è meglio berla 😛), ma andrà benissimo anche una tipologia a buon mercato! Di seguito quattro sezioni in cui la birra si rivelerà un’ottima alleata.

4Giardinaggio e Fai da Te

Come si può usare la birra? 11
  • Fertilizzante e Prato Verde. “L’erba del vicino è sempre più verde!” Ma chi l’ha detto? Gli zuccheri e i lieviti contenuti nella birra, si rivelano ottimi fertilizzanti per piante e prati. Versando birra sul terreno, si stimolerà la crescita delle piante e contribuirà ad eliminare i funghi. Inoltre versando birra sull’erba, si garantirà un intenso colore verde. Ovviamente è impensabile innaffiare un intero prato con della birra (e anche un grande spreco), ma si potrebbe pensare di diluire la birra con dell’acqua.
  • Insetticida. Sicuramente fare un pic-nic all’aria aperta fa bene allo spirito e al corpo. Ma rilassarsi troppo in mezzo alla natura può comportare dolorose punture d’insetto. Un pratico rimedio è quello di usare la birra come insetticida. Infatti gli zuccheri contenuti nella bevanda attraggono zanzare, api e vespe. Basterà versare della birra in dei contenitori nell’area di svago per evitare fastidiose punture!
usare birra
Trappola Lumache
  • Anti lumaca. Quando si vuole mantenere il giardino in ordine, le lumache possono essere un grosso problema. Per evitare che questi animaletti distruggano le piante, basterà utilizzare la birra! Infatti la bevanda è una vera e propria calamita per questi molluschi. Nonostante si possa utilizzare qualsiasi tipo di birra, le Ale e le Guinness si rivelano particolarmente indicate. Per costruire questa trappola sarà necessario:
    1. versare 20 cl di birra e 20 cl di acqua in un contenitore (tipo bottiglia);
    2. praticare alcuni fori nella parte alta del contenitore e inserire un bastoncino di legno. Questo permetterà ad altri insetti di uscire dalla “trappola”;
    3. posizionare il contenitore sottoterra, assicurandosi che sia una zona frequentata dalle lumache.

Naturalmente bisogna fare un consumo moderato di alcolici, a prescindere da qualunque beneficio essi portino. E voi come pensate di usare la birra?

Buona birra a tutti.

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Home beer. Il primo beer delivery italiano

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Homebeer
Homebeer

Negli ultimi anni il servizio a domicilio è cresciuto tantissimo. Il perché si commenta da solo! Comodità, velocità, semplicità e vasta scelta di prodotti. Basti pensare ai primi portali che hanno permesso di degustare il piatto del ristorantino preferito, comodamente sul divano di casa. Ma tra i diversi servizi delivery ne spunta uno un po’ particolare, che sicuramente farà felici tutti gli appassionati di birre. Da una serata passata sul divano a sorseggiare birra, parlando di sogni e aspirazioni nasce Home beer, il primo delivery di birre artigianali.

La nascita del delivery Home beer

Home beer è un delivery specializzato in birre artigianali, che opera attualmente sulla zona di Roma. Il progetto curato da due giovani studenti romani, Tommaso Aguiari e Andrea Longhi di 19 e 20 anni, permette di ordinare e ricevere a casa le migliori proposte di birre artigianali direttamente dalla birreria più vicina. Naturalmente la consegna delle birre, potrà essere accompagnata da tanti cibi selezionati in base alla scelta birraia. Ma non solo! Il rivoluzionario sistema di Home beer, associa il delivery cittadino ad un e-commerce nazionale.

Andrea Longhi e Tommaso Aguiari
Andrea Longhi e Tommaso Aguiari

L’interessante fusione tra i due settori, è resa possibile grazie alla collaborazione con dei birrifici dislocati nelle diverse regioni italiane. Questo permette di fare incontrare l’offerta di piccoli birrifici (poco conosciuti e a conduzione familiare) con la domanda dei clienti sempre più esigenti e desiderosi di nuovi sapori.

Volevamo creare qualcosa che ci rendesse fieri di noi stessi,” – dichiarano Tommaso e Andrea, fondatori di Homebeer.it – “sopratutto qualcosa che potesse coinvolgere le nostre due passioni più importanti, l’informatica e il mondo della birra artigianale. Dopo varie idee insensate e qualche risata, questo connubio ci ha portato all’ideazione di quest’app”.

Ma come funziona Home beer?

Home beer (raggiungibile da PC, smartphone e tablet dal seguente link) è estremamente facile ed intuitivo. Dopo la geo-localizzazione, l’utente potrà individuare la birreria affiliata più vicina (nel raggio di 30 min dalla zona desiderata). Inoltre grazie ad un particolare algoritmo, il sistema trova e consiglia l’associazione perfetta tra bevanda e cibo.

Una volta selezionata la birra, gli stuzzichini e le pietanze d’accompagnamento, si procederà con l’ordine. Il pagamento potrà essere effettuato attraverso la carta di credito/debito. L’ordine sarà consegnato all’indirizzo e all’orario desiderato, attraverso una fitta rete di riders garantita dalle partnership con iCarry ed eCooltra. Gli ordini possono essere inoltrati 7 giorni su 7 fino alle ore 22:30.

Se la zona non è coperta dal servizio delivery?

Nulla di più semplice! Sarà comunque possibile fare un ordine attraverso l’e-commerce. In questo modo si potrà interagire direttamente con i birrifici nazionali affiliati, dislocati in Sardegna, Sicilia, Calabria, Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Veneto. L’ordine sarà consegnato entro 2 giorni dalla richiesta. Qualora si dovessero verificare inconvenienti, il cliente potrà contattare il servizio assistenza al numero 06 40060205.

Il contributo di Home beer contro il Coronavirus

Mai come in questo momento, il servizio a domicilio è una manna dal cielo! Con lo scatenarsi di questa triste pandemia, in cui bisogna stare a casa, anche una birra può tirare su il morale. Home beer da un grosso contributo, incentivando la consegna a domicilio con tutti gli standard previsti. Infatti per una maggiore protezione degli addetti alla consegna e dei clienti, come si apprende anche dalla pagina facebook, tutti i riders:

  • sono in regola con le norme igenico-sanitarie;
  • hanno guanti e mascherina;
  • non maneggiano contante;
  • su richiesta, lasciano la consegna in sacchetti fuori dalla porta di casa o nell’androne.

Buona birra a tutti.

Tutti gli stili Ale. Le birre tedesche

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Tutti gli stili Ale Le birre tedesche
Tutti gli stili Ale Le birre tedesche

La storia birraia rappresenta la reale testimonianza, di quanto la birra fosse importante nella vita di tutti i giorni. Scorrendo i secoli passati, si scopre come la birra venisse considerata fonte essenziale di sussistenza ma anche grande risorsa economica. Dai Sumeri agli Egizi, dai Galli fino al Medioevo, la cultura birraia influenzò ogni dove, con un maggiore sviluppo nei paesi dove la produzione vinicola era poco avviata. In questi luoghi gli ingredienti e le tecniche di produzione furono costantemente migliorate, tra cui la fermentazione che rivoluzionò il “fare birra”. Tra questi paesi dalla qualità birraia eccelsa merita menzione la Germania, grazie sopratutto all’ingresso dell’editto sulla purezza (Reinheitsgebot). La terra dei Teutoni infatti fu uno dei maggiori paesi che contribuì alla diffusione della cultura brassicola, attraverso la produzione di stili che sono tuttora apprezzati. Per la rubrica sulle birre ale, si parlerà delle tedesche.

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Le birre ale tedesche

Nonostante la Germania sia tra le maggiori produttrici di birre a bassa fermentazione, la proposta ad alta fermentazione risulta essere egualmente eccelsa. Gli stili appartenenti all’arte brassicola tedesca tendono a sottolineare la luppolatura e il carattere pulito, ma anche l’esaltazione del lievito e dei cereali. Tra le più famose birre ale tedesche bisogna ricordare:

Kölsch

ale tedesche
Kölsch

E’ uno stile ad alta fermentazione, che prende il nome dalla zona Koln. Nonostante l’alta fermentazione matura a basse temperature, come se fosse una Lager. Ha una lieve luppolatura floreale e un carattere particolarmente pulito. Si presenta limpida, con un colore che va dall’oro molto pallido all’oro chiaro. La schiuma bianca e delicata, solitamente non persiste. Al palato risulta avere un gusto morbido e rotondo, delineato da un equilibrio aromatico che comprende malto, dolcezza fruttata, amarezza medio-bassa e secchezza lieve sul finale.

Il sapore del luppolo è variabile, con un’intensità bassa o moderatamente alta. L’aroma restituisce un gradevole sentore fruttato, proveniente dalla fermentazione (mela, ciliegia o pera). Le note di luppolo sono relativamente basse, mentre alcuni lieviti restituiscono un leggero carattere vinoso o solforoso. Il corpo è medio-leggero e la carbonatazione medio-alta. La gradazione alcolica è compresa tra 4,5-5,2 %vol.

Düsseldorf Altbier

ale tedesche
Düsseldorf Altbier

Il nome Altbier, letteralmente significa vecchia birra, e fa riferimento all’antico metodo di produzione che utilizza lievito ad alta fermentazione e malto scuro. E’ una birra amara, mascherata e bilanciata da un’alta ricchezza maltata. Si presenta con un colore che va dall’ambra chiaro al rame intenso. Possiede una schiuma spessa e cremosa di colore bianco sporco, che solitamente persiste nel bicchiere. Il sapore risulta essere complesso e bilanciato. L’amaro del luppolo è compensato da un carattere di malto robusto, che risulta essere pulito e fresco.

Il malto è attenuato, ma regala ugualmente sapori ricchi e complessi. Il sapore del luppolo è moderatamente basso, mentre si possono notare esteri fruttati. Il finale risulta essere lungo e secco con note agrodolci o noccialate, che riflettono l’amarezza del luppolo e la complessità del malto. L’aroma risulta pulito e robusto, orchestrato dal ricco malto, dal nobile luppolo e dai moderati esteri fruttati. Nei profumi si notano accenni pepati e floreali. Il corpo è medio e liscio, mentre la carbonatazione è medio-alta. Nonostante il sapore pieno è una birra leggera, da essere consumata come una session. La gradazione alcolica arriva fino a 5,5 %vol.

Weissbier

ale tedesche
Weissbier

La Weissbier (birra bianca) è nata in Baviera. Il nome deriva dal suo colore, più chiaro rispetto alle altre Ale tedesche. Si caratterizza dall’utilizzo di almeno il 50% di frumento maltato, che contribuisce alla schiuma, e a tutte le altre proprietà sensoriali. Si presenta spesso torbida, con un colore che va dal paglierino chiaro all’oro scuro. La schiuma è spessa e persistente. Il sapore richiama la banana e i chiodi di garofano. A volte è possibile avere un carattere di vaniglia che va da leggero a moderato. E’ possibile trovare anche note di gomma da masticare, che possono accentuare il sapore, la dolcezza e la rotondità della banana. Il sapore dolce e morbido del grano è complementare, mentre l’amarezza del luppolo risulta moderatamente bassa.

Al palato si rivela un sapore rotondo e saporito, con un finale relativamente secco. L’aroma fenolico richiama solitamente i chiodi di garofano, e gli esteri fruttati ricordano la banana. L’equilibrio e l’intensità dei profumi sono variabili, ma spesso le migliori versioni hanno un carattere prominente. Il luppolo solitamente è basso, mentre il sentore di grano è moderato. Possono essere presenti altri aromatici opzionali, che di solito includono una leggera acidità agrumata e un moderato accento di vaniglia o gomma da masticare. Queste opzioni non devono essere dominanti, ma aumentano la complessità e l’equilibrio della struttura. Il corpo è mediamente leggero e mai pesante, mentre il lievito sospeso può aumentare la percezione del corpo. La consistenza del grano conferisce una sensazione di pienezza e cremosità, che si abbandona ad un finale leggero e una carbonatazione alta. La gradazione alcolica è compresa tra 4,3-5,6 %vol.

Dunkelweizen

ale tedesche
Dunkelweizen

Questa invitante e cremosa ale di frumento ha un carattere strutturato di malto, che si fonde bene con il mix di sapori fruttati, regalati dal ceppo di lievito. Si presenta con un colore che va dal ramato chiaro al mogano. L’alto contenuto proteico del grano rende la birra particolarmente torbida. La schiuma color panna, possiede una buona persistenza. Al gusto si presenta con un sapore di banana e chiodi di garofano, che possono avere un’intensità da bassa a moderatamente forte. Può avere un carattere di vaniglia molto leggero e note di gomma da masticare, che possono accentuare il sapore, la dolcezza e rotondità della banana. Il sapore del malto regala completezza alla struttura della birra, ma non deve sopraffare il carattere del lievito. Il sapore e l’amarezza del luppolo hanno poco spazio. Al palato risulta comunque un gusto rotondo e saporito, a cui si accosta un finale relativamente secco.

L’aroma si compone da fenoli (chiodi di garofano) ed esteri fruttati (solitamente banana). A volte può avere note di vaniglia e gomma da masticare, che comunque rimangono moderati. Il sentore luppolato è relativamente basso, mentre i profumi del grano sono moderati e spesso accompagnati da accenni di caramello e crosta di pane. Indicativamente il profumo di malto non sovrasta le note del lievito. In conclusione le ale tedesche di questo stile possiedono un corpo mediamente leggero a mediamente pieno. Inoltre il grano e il lievito donano una piacevole sensazione di pienezza e soffice cremosità, che supporta la carbonatazione moderatamente elevata. Il grado alcolico è compreso tra i 4,3-5,6 %vol.

Weizenbock

ale tedesche
Weizenbock

Prodotta in origine a Monaco nel 1907, è una delle più forti ale tedesche di frumento. Si presenta con un colore ambrato scuro a marrone rubino. Ha una schiuma colore marrone chiaro, che risulta spessa, cremosa e particolarmente persistente. L’alto contenuto proteico rende questa birra torbida. Al gusto sprigiona sapori di frutta scura, chiodi di garofano, banana, vaniglia e leggeri accenni di grano. Al palato risulta leggermente dolce e può dare note di cioccolato. Potrebbe dare una leggera percezione di asprezza, mentre il luppolo rimane silente e con esso anche l’amarezza che risulta relativamente bassa.

Il carattere dei cereali e del lievito dominano il palato, mentre l’alcol aiuta a bilanciare il finale. Alcuni esempi ben maturati possono mostrare una certa ossidazione simile allo sherry, che regala maggiore complessità. L’aroma possiede profumi di frutta scura (prugna, uva passa o uva fresca). I fenoli da moderati a forti (vaniglia e chiodi di garofano) aggiungono complessità. Possono essere presenti anche gli esteri che richiamano le note di banana. Un aroma di alcol è comune, a discapito del luppolo che è poco percettibile. Il corpo è mediamente pieno e in bocca regala una sensazione tipicamente cremosa e di calore, derivante dall’alta gradazione alcolica. La presenza dei malti Monaco e Vienna fornisce ulteriore ricchezza e pienezza. La carbonatazione è da moderata ad alta. La gradazione alcolica è compresa tra 6,5-8,0 %vol.

Roggenbier

ale tedesche
Roggenbier

Originaria della Baviera, questa birra insolita abbina il sapore forte e speziato dato dal malto di segale alle note complesse di mela, pera e banana del lievito. Si presenta con un colore che va dal ramato chiaro al rosso scuro o marrone ramato. Ha una schiuma densa e persistente, che va dalla tonalità panna al marrone chiaro. Ha un sapore di segale variabile, che ricorda il pane fatto con questo cereale. L’amaro mediamente basso consente di gustare una dolcezza iniziale di malto (a volte possiede note di caramello), prima che i caratteri del lievito e del segale prendano il sopravvento.

Il carattere del lievito Weizen moderatamente basso conferisce sentori di banana, chiodi di garofano e talvolta agrumi. Il finale è mediamente asciutto, col retrogusto sapido e leggermente amarognolo (di segale). Il sapore del luppolo mediamente basso, persiste nel retrogusto. L’aroma rispecchia il segale speziato dall’intensità moderatamente leggera, a cui si legano i profumi sottili del lievito Weizen (chiodi di garofano piccanti ed esteri fruttati di banana o agrumi). Il luppolo è leggero, mentre l’aroma nel complesso può avere una nota acida di segale e lievito. Il corpo è mediamente pieno e la carbonatazione è alta. La gradazione alcolica è compreta tra i 4,5-6 %vol.

Berliner Weisse

bicchiere di Berliner Weisse
Berliner Weisse

Specialità regionale di Berlino, prodotta attualmente da due birrifici tradizionali. E’ stato definito dalle truppe napoleoniche nel 1809 come lo “Campagne del Nord”, per il suo carattere vivace ed elegante. Nonostante la sua fermentazione simbiotica col lievito ad alta fermentazione e Lactobacillus delbruckii che fornisce acidità, è tra le migliori ale tedesche di sempre. L’acidità lattica domina il sapore, ma l’intensità pronunciata rimane piacevole. Le note di grano completano la struttura, mentre l’amarezza del luppolo rimane bassa. E’ possibile rilevare un lieve carattere di Brettanomyces, così come un fruttato contenuto. Il sapore di luppolo è assente.

L’aroma ha un carattere fortemente aspro. Può avere accenni moderatamente fruttati e un lieve profumo di Brettanomyces, mentre il sentore di luppolo rimane assente. La carbonatazione molto elevata, sostiene il corpo leggero e la finitura particolarmente secca. La gradazione alcolica è compresa tra i 2,8-3,8 %vol.

Buona birra a tutti.

Birra #AndraTuttoBene. La novità di uno stile solidAle

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Birra #AndraTuttoBene
Birra #AndraTuttoBene

Cosa sono i supereroi? Sono personaggi armati di coraggio e nobiltà d’animo che combattono le insidie sulla Terra. Solitamente sono frutto dell’immaginazione, ma delle volte si trasformano in persone che rischiano la propria vita per il bene comune. Purtroppo è quello che sta accadendo nelle ultime settimane. Dove angeli che indossano camici e divise si sacrificano costantemente per combattere un nemico invisibile. Anche se non basterebbe un semplice “grazie” per il coraggio di queste persone, esiste chi, a suo modo, tenta di dare una mano a coloro che sono schierati in prima linea di fronte a questa terribile pandemia causata dal Coronavirus. E’ il caso del Forum Iulii di Cividale nel Friuli. Un birrificio artigianale che attraverso la birra #andratuttobene aiuta la Protezione Civile e l’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.

Il Birrificio

Il Forum Iulii è un birrificio artigianale che nasce all’interno di una vecchia falegnameria ristrutturata. La qualità birraia è frutto di un’attenta selezione delle materie prime, in particolare dell’orzo che lo stesso birrificio produce con coltivazione biologica. Il Forum Iulii commercia i propri prodotti, in Italia e all’estero, attraverso il marchio Grana40. L’insolito nome deriva dalla carta abrasiva frequentemente utilizzata in falegnameria, per levigare e pulire le superfici. Ma l’appellativo è anche un omaggio al territorio in cui nasce l’attività agricola. Infatti sorge nel “Triangolo della Sedia”, un luogo che si rivela centro mondiale nella produzione delle sedie.

L’Iniziativa: Birra #andratuttobene

Per ogni confezione da 12 birre da 33 cl (costo 30 euro), il birrificio donerà 5 euro per l’emergenza Coronavirus. L’acquisto potrà essere fatto sul sito www.andratuttobene.it. Le birre verranno spedite a casa nel massimo rispetto delle condizioni igenico sanitarie. L’iniziativa della birra #andratuttobene racchiude tre tipologie birraie:

  • La Chiara (4,6 %vol.). Si tratta di birra bionda a bassa fermentazione in stile Helles. Al naso regala note dolci derivanti dai malti chiari e delicati sentori erbacei e floreali dei luppoli europei. Il corpo si rivela particolarmente leggero e beverino, con un finale mediamente secco ed equilibrato. Una birra ottima per essere degustata con primi piatti, focacce e pizze;
  • L’Ambrata (3,5 %vol.). E’ una Session IPA ad alta fermentazione e dalla gradazione particolarmente contenuta. Al naso presenta un tripudio di aromi derivanti dai luppoli americani e pacifici. In particolare si va dal frutto della passione alla resina di pino, dalla pesca bianca al melone giallo. Attraverso il corpo leggero, riserva una bevuta vivace che regala emozioni ad ogni sorso. Ristoratrice e rinfrescante, si rivela particolarmente adatta con aperitivi e piatti freddi.
  • La Scura (5,6 %vol.). Birra in stile Porter ad alta fermentazione che viene sapientemente rivisitata in chiave americana. Al naso spuntano note di cacao e caffè. Dal corpo pieno e morbido rivela una bevuta dal finale leggermente dolce. Il dolce finale è efficacemente bilanciato dalle note amarognole dei malti tostati e dal luppolo. Perfetta da abbinare ai dolci a base di caffè o cioccolato, ma anche con arrosti o carni affumicate.

Considerazioni

Commenta Samira Dorbolò, titolare del birrificio: “Questo progetto ha una duplice valenza per noi. Da un lato aiutare chi sta lavorando e si sta sacrificando in prima linea per la salute di tutti noi. Dall’altro sostenere la nostra produzione, il lavoro dei nostri dipendenti e la filiera agricola del territorio. Questo ci permette di produrre una birra artigianale con ingredienti di prima qualità, provenienti in gran parte dalla nostra attività agricola e che già inizia a sentire il contraccolpo economico dell’emergenza”.

L’etichetta riporta un arcobaleno. La particolare immagine è il simbolo di queste settimane, che rappresenta l’impegno di ogni italiano nel rispettare le nuove regole utili per ridurre il contagio sentendosi però vicini e solidali. Puntualizza Dorbolò: “E’ un messaggio di speranza che vogliamo contribuire a veicolare attraverso il nostro prodotto”.

Una bellissima iniziativa che unisce solidarietà e gusto birraio. Ma sopratutto è un progetto che “fa bene a chi fa del bene“! Attraverso l’acquisto online, chiunque potrà dare il proprio contributo vedendosi recapitare direttamente a casa delle ottime birre artigianali.

Buona birra a tutti

Il Luppolo Inglese

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Luppolo inglese
Luppolo inglese

L’espressione birraia inglese è tra le migliori al mondo. Il Regno Unito ha una tradizione brassicola particolarmente antica, che affonda le sue radici tra Porter, Stout, Session e Pale Ale. Ma non solo! Oltre alle birre leggere e luppolate esistono proposte birraie, che con prepotenza impongono il loro carattere come Barley Wine, Imperial Stout e Old Ale. Comunque va detto che le grandi birre non sono nulla senza i preziosi ingredienti. Per cui tra malti e lieviti pregiati, la grande qualità delle birre è data dal profilo aromatico, delicato e intenso del luppolo inglese.

Elenco dei principali luppoli inglesi

AdmiralErnestNorthdownFirst GoldProgress
Cascade (UK)OlicanaWgvFuggleSovereign
HarlequinPioneerArcherGodivaSussex
JesterChallengerBeataGoldingsKeyworths Midseason
TargetEndeavourBoadiceaKeyworths EarlyPhoenix
Bramling CrossFlyerEast Kent GoldingsMinstrelPilot
BullionMysticEpicPilgrim
Clicca sul luppolo che preferisci e scopri le caratteristiche!

Admiral

Luppolo inglese d’amaro, che presenta ottime note agrumate, erbose e resinose. Deriva dalle piantagioni di Northdown e Challenger. E’ utilizzato principalmente per amaricare India Pale Ale, Pale Ale e Bitter.

  • Utilizzo: Amaro
  • Alfa Acido: 13-16%
  • Beta Acido: 4-6%
  • Co-H: 37-45%
  • Oli Totali: 1,0-1,7%
  • Myrcene: 45%
  • Humulene: 23-26%
  • Farnesene: 2%
  • Intensità: 9/10
  • ALTERNATIVE: Target, Pilgrim, Magnum

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Cascade (UK)

Nonostante l’origine Statunitense è un luppolo che dal 2002 cresce abbondantemente anche in Inghilterra. Possiede sentori simili alla versione americana, ma meno intensi. Deriva da un incrocio tra il Fuggle e una varietà russa chiamata Serebrianka. Presenta inoltre toni intensi e rotondi di buccia d’agrumi, arancia, mandarino, pino, litchi e note floreali. E’ utilizzato principalmente come aroma, ma può essere impiegato anche come amaro. Si utilizza solitamente per Pale Ale, IPA, Porter e Barley wine.

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 5,3-6,8%
  • Beta Acido: 4,2-5,3%
  • Co-H: 35-42%
  • Oli Totali: 0,7-1,2%
  • Myrcene: 35-50%
  • Humulene: 15-22%
  • Farnesene: 8-9%
  • Intensità: 9/10
  • ALTERNATIVE: Centennial, Lemondrop, Amarillo, in misura minore Columbus

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Harlequin

Luppolo inglese che proviene dal Programma di Sviluppo Charles Faram. Deriva dalla varietà Godiva, e presenta aromi di frutta tropicale, frutto della passione, pesca e ananas. E’ impiegato sia come amaro che come aroma. Si utilizza principalmente per Pale Ale e IPA.

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 9,5-12%
  • Beta Acido: 7-9%
  • Co-H: 27-31%
  • Oli Totali: 1,0-1,6%
  • Myrcene: 60%
  • Humulene: 5%
  • Farnesene: 10%
  • Intensità: 9/10
  • ALTERNATIVE: Mosaic

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Jester

Luppolo inglese che proviene dal Programma di Sviluppo Charles Faram. Presenta sentori di frutta tropicale, pompelmo, ribes nero e di litchi. E’ impiegato principalmente per aroma su stili Pale Ale e IPA.

  • Utilizzo: Aroma
  • Alfa Acido: 7-9%
  • Beta Acido: 4-6%
  • Co-H: 23-28%
  • Oli Totali: 0,6-1,2%
  • Myrcene: 45-50%
  • Humulene: 2%
  • Farnesene: 0,1-0,2%
  • Intensità: 9/10
  • ALTERNATIVE: Cascade e Challenger

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Target

Tipico luppolo inglese dal particolare aroma intenso. Utilizzato sia come amaro che come aroma, arricchisce la birra di sentori speziati, di salvia e agrumi. E’ impiegato principalmente per Bitter, Pale Ale, India Pale Ale, Brown Ale e American Lager.

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 8,5-13,5%
  • Beta Acido: 4-5,7%
  • Co-H: 37%
  • Oli Totali: 1,2-1,8%
  • Myrcene: 45%
  • Humulene: 17%
  • Farnesene: Tracce
  • Intensità: 9/10
  • ALTERNATIVE: Pilgrim, Magnum e Challenger

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Bramling Cross

Si tratta di una meravigliosa varietà “americana”, nata dall’incrocio tra il Bramling tradizionale e un luppolo selvatico canadese. Utilizzato sia come aroma che come amaro, arricchisce la birra con sentori speziati, ribes nero, mirtillo rosso e agrumi (limone). E’ impiegato principalmente per Golden Ale, Bitter, Rye Ale, IPA, Stout, Golden Ale, Imperial Stout e Pale Ale.

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 6-8%
  • Beta Acido: 2,3-3,5%
  • Co-H: 34%
  • Oli Totali: 0,7-1,2%
  • Myrcene: 36%
  • Humulene: 25%
  • Farnesene: Tracce
  • Intensità: 8/10
  • ALTERNATIVE: WGV e East Kent Golding

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Bullion

Varietà dalle grandi dimensioni, derivante da un incrocio con luppolo selvatico canadese (Manitoban) e inglese. Rilascia un sapore piccante e speziato, con note di frutta rossa e ribes nero. Usato spesso come luppolo d’amaro, potrebbe essere utilizzato anche come aroma specialmente in dry hopping. E’ impiegato sopratutto per birre scure (Stout e Dark Ale), ma anche per Amber Ale, India Pale Ale e Bitter.

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 5,3-9,5%
  • Beta Acido: 4,5-5,3%
  • Co-H: 47-50%
  • Oli Totali: 1,0-1,9%
  • Myrcene: 50%
  • Selinenes: <2%
  • Farnesene: Tracce
  • Intensità: 8/10
  • ALTERNATIVE: Northern Brewer e Galena

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Ernest

Varietà che prende il nome dal suo allevatore “Ernest Salmon”. E’ considerato un povero sostituto del Fuggle, a causa dell’aroma americano forte e ruvido. Possiede caratteristiche americane, che donano un sapore complesso con note fruttate di albicocca, agrumi e spezie. E’ utilizzato sia per amaro che per aroma, in stili English Ale, Bitter, Lager e Lambic.

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 5,3-6,3%
  • Beta Acido: 4,5-5%
  • Co-H: 50-55%
  • Oli Totali: 0,7-1,1%
  • Myrcene: 55%
  • Humulene: 10%
  • Selinenes: Tracce
  • Farnesene: Tracce
  • Intensità: 8/10
  • ALTERNATIVE: Nessuna

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Olicana

Luppolo inglese nato nel 2014, che proviene dal Programma di Sviluppo Charles Faram. Porta aromi tropicali di mango, pompelmo e frutto della passione. Possiede anche un amaro complesso, che regala sentori tropicali e agrumati. Utilizzato sia come aroma che come amaro, non ha uno stile indicativo!

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 6-9%
  • Beta Acido: 4-6%
  • Co-H: 28-32%
  • Oli Totali: 0,5%
  • Myrcene: 19,5%
  • Humulene: 8,6%
  • Farnesene: Tracce
  • Intensità: 8/10
  • ALTERNATIVE: Nessuna

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Pioneer

Luppolo inglese dal particolare amaro fresco e pulito. Arricchisce la birra con sentori agrumati di limone e pompelmo, e piacevoli accenni di erbe aromatiche e cedro. Utilizzato principalmente come luppolo d’amaro, può essere usato anche come aroma. E’ impiegato in birre che esaltano l’amaro luppolato come lo stile IPA.

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 8-10,5%
  • Beta Acido: 3,5-4,5%
  • Co-H: 36%
  • Oli Totali: 1,0-1,8%
  • Myrcene: 35%
  • Humulene: 18-25%
  • Farnesene: Tracce
  • Intensità: 8/10
  • ALTERNATIVE: Nessuna

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Challenger

Varietà di luppolo nata dall’incrocio del Northern Brewer e Northdown. Usato sia come amaro che come aroma, unisce sapori freschi e fruttati a sentori speziati di cedro, tè verde e floreali. E’ impiegato in birre stile Pale Ale, English Brown Ale, Red Ale, English Ale, Bitter, Golden Ale, Porter, Stout, Extra Special Bitter (ESB), Barley Wine e Brown Ale.

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 6,5-9%
  • Beta Acido: 3,2-4,2%
  • Co-H: 20-25%
  • Oli Totali: 1,0-1,5%
  • Myrcene: 30%
  • Humulene: 25%
  • Farnesene: 1%
  • Intensità: 7/10
  • ALTERNATIVE: Northern Brewer

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Endeavour

Varietà nata dall’incrocio tra il Cascade e un luppolo selvaggio. Utilizzato sia come luppolo d’amaro che d’aroma, rilascia un sapore rotondo e fruttato con note di ribes nero, spezie e agrumi (pompelmo e lime). Tendenzialmente si rivela un luppolo più dolce del Cascade. E’ impiegato in birre stile English Ale, IPA, Bitter e Dark Ale.

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 8-10,5%
  • Beta Acido: 3,8-5,3%
  • Co-H: 30-36%
  • Oli Totali: 1,1-1,7%
  • Myrcene: 27-37%
  • Humulene: 3-10%
  • Farnesene: 5-8%
  • Intensità: 7/10
  • ALTERNATIVE: Bramling Cross e Pilgrim

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Flyer

Luppolo inglese dalla particolare caratteristica resinosa, ottenuto dall’incrocio tra un’alta linea riproduttiva femminile alfa-acida e un luppolo maschio di basso traliccio. E’ utilizzato prevalentemente come amaro, nonostante le particolari qualità aromatiche. Apporta sapori speziati e agrumati, con accenni resinosi e di liquirizia. L’aroma invece arricchisce la birra con sentori agrumati, di frutta secca, liquirizia e caramello. Non ha uno stile indicativo!

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 8,3-14,5%
  • Beta Acido: 4,1-6%
  • Co-H: 26-35%
  • Oli Totali: circa 0,6%
  • Myrcene: 17,4-25%
  • Humulene: circa 22,5%
  • Farnesene: circa 0,7%
  • Intensità: 7/10
  • ALTERNATIVE: Willamette e Goldings

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Mystic

Luppolo derivato dallo Jester, proveniente dal Programma di Sviluppo Charles Faram. Selezionato per aroma, resistenza alle malattie e resa, risulta essere un’eccellente luppolo aromatico, che al sapore fornisce un amaro pulito. Le caratteristiche aromatiche richiamano ribes nero, agrumi e frutto della passione. Non ha uno stile indicativo!

  • Utilizzo: Aroma
  • Alfa Acido: 4-6,5%
  • Beta Acido: 3-4%
  • Co-H: 35-38%
  • Oli Totali: 0,8-1,2%
  • Myrcene: 35%
  • Humulene: 35%
  • Farnesene: 0,5%
  • Intensità: 7/10
  • ALTERNATIVE: Melon, Barbe Rouge e Dragon

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Northdown

Luppolo inglese utilizzato sia per aroma che per amaro. E’ un incrocio tra il Northern Brewer e un luppolo maschile tedesco. Possiede un potere amaricante moderato e rotondo, che dona profondità alle birre. L’aroma si compone di sentori speziati e floreali, ma anche di pino e frutti di bosco. E’ particolarmente indicato in stili Light Ale, Dark Ale, Lager, Mild, Old Ale e Barley Wine. Viene impiegato anche nella ricetta della Guinness.

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 7-10%
  • Beta Acido: 4-5%
  • Co-H: 31%
  • Oli Totali: 1,2-2,2%
  • Myrcene: 25%
  • Humulene: 37%
  • Farnesene: 1%
  • Intensità: 7/10
  • ALTERNATIVE: Northern Brewer o Challenger

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Wgv

Varietà di luppolo dal sapore robusto, che ricorda il Fuggle. Utilizzato sia come aroma che come amaro, regala alle birre un’amarezza delicata e pulita. Il suo aroma possiede speciali sentori speziati, terrosi, erbacei e floreali. E’ usato soprattutto in stili Ale, Pale Ale e Bitter.

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 5-7,5%
  • Beta Acido: 2,5-3,5%
  • Co-H: 37%
  • Oli Totali: 0,8-1,2%
  • Myrcene: 24.27%
  • Humulene: 38-42%
  • Farnesene: 1-2%
  • Intensità: 7/10
  • ALTERNATIVE: E.K.Golding, Progress e Bramling Cross

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Archer

Varietà di luppolo derivante dal programma di sviluppo Charles Faram, che combina il classico aroma britannico al sentore degli agrumi. Fornisce un amaro tradizionalmente inglese, con profumi floreali e delicati sentori di lime e pesca. Utilizzato sia in amaro che in aroma, non possiede uno stile prestabilito!

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 4-6%
  • Beta Acido: 2-3%
  • Co-H: 32-38%
  • Oli Totali: 0,6-0,8%
  • Myrcene: 20-25%
  • Umulene: 26-30%
  • Farnesene: 0,4%
  • Intensità: 6/10
  • ALTERNATIVE: Nessuna

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Beata

Luppolo inglese usato per aroma e amaro, che dona una particolare complessità britannica. Possiede un buon amaro e un aroma che arricchisce la birra con sentori di miele, albicocca e accenni di mandorla. Non ha uno stile indicativo!

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 3-6%
  • Beta Acido: 9-11%
  • Co-H: 25-35%
  • Oli Totali: 1,0-1,5%
  • Myrcene: 28%
  • Umulene: 4-8%
  • Farnesene: Tracce
  • Intensità: 6/10
  • ALTERNATIVE: Nessuna

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Boadicea

Luppolo inglese che dona un amaro rotondo e un aroma leggermente speziato. Il delicato sentore di questo ingrediente si compone di note floreali, speziate e profumi erbacei. Inoltre possiede accenni floreali, che ricordano i fiori dei frutteti. E’ indicato sia a fine bollitura che per dry hopping, in stili come IPA o APA.

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 7-10%
  • Beta Acido: 3-4%
  • Co-H: 26%
  • Oli Totali: 1,4-2,0%
  • Myrcene: 33%
  • Humulene: 20%
  • Selinenes: 5%
  • Farnesene: 5%
  • Intensità: 6/10
  • ALTERNATIVE: Green Bullet, Cascade o Chinook

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East Kent Goldings

Luppolo che ha origine nella regione inglese del Kent, nel 1790. Le caratteristiche amaricanti sono dolci e morbide, simili a quelle del miele. In aroma aggiungere profumi floreali di lavanda e miele, con sentori di limone fresco, terrosi, timo e spezie. E’ un luppolo impiegato come aroma e dry hopping, in birre stile Pale Ale, Bitter e IPA.

  • Utilizzo: Aroma
  • Alfa Acido: 4-6%
  • Beta Acido: 1,9-3%
  • Co-H: 25-30%
  • Oli Totali: 0,4-0,8%
  • Myrcene: 25%
  • Humulene: 36%
  • Farnesene: Tracce
  • Intensità: 6/10
  • ALTERNATIVE: Progress, Golding e Fuggles

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Epic

Varietà trovata casualmente in una siepe vicino ad un campo di luppolo a Bourne Farm, nella regione inglese del Kent. Le caratteristiche amaricanti risultano equilibrate, rotonde, delicate e fruttate. In aroma dona note fruttate gradevoli e intense, simili a una bacca con sentori di citronella. Non possiede uno stile prestabilito!

  • Utilizzo: Aroma
  • Alfa Acido: 3-5%
  • Beta Acido: 1,7-2,5%
  • Co-H: 30-33%
  • Oli Totali: 0,4-0,8%
  • Myrcene: 12%
  • Humulene: 42%
  • Farnesene: 1,5%
  • Intensità: 6/10
  • ALTERNATIVE: Nessuna

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First Gold

Luppolo derivante da un incrocio di maschio siepe e WGV (Whitbread Goldings Variety). Si rivela una delle varietà più pregiate, per via delle sue proprietà aromatiche. E’ simile al Kent Golding, grazie ad un aroma speziato apprezzabile a fine bollitura o in dry hopping. Utilizzato come luppolo d’aroma e d’amaro, è impiegato in birre stile English Pale Ale, APA, Porter, IPA, Imperial IPA, Golden Ale, Bitter e Blonde Ale. E’ conosciuto anche come “prima donna”.

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 6,5-10%
  • Beta Acido: 3-4,5%
  • Co-H: 32-35%
  • Oli Totali: 0,7-1,7%
  • Myrcene: 30-38%
  • Humulene: 20%
  • Farnesene: 1,5-3%
  • Intensità: 6/10
  • ALTERNATIVE: Willamette, East Kent Golding, Styrian Golding

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Fuggle

Luppolo inglese particolarmente popolare, utilizzato principalmente come aroma. Le caratteristiche amaricanti donano un sapore arrotondato, di tè classico o verde. L’aroma tende ad essere terroso, con note di erba, legno e menta. E’ impiegato anche in dry hopping. Si rivela particolarmente indicato per birre in stile English Ale, ESB, Bitter, Lager, IPA e Lambic.

  • Utilizzo: Aroma
  • Alfa Acido: 3,5-6,5%
  • Beta Acido: 2-4%
  • Co-H: 27-33%
  • Oli Totali: 0,7-1,1%
  • Myrcene: 25-30%
  • Humulene: 30-38%
  • Farnesene: 6-8%
  • Intensità: 6/10
  • ALTERNATIVE: Golding e Willamette

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Godiva

Varietà derivata dal Jester, che è stata selezionata per l’aroma, resistenza alle malattie e resa. Proviene dal programma di sviluppo di Charles Faram Hop. Luppolo dall’ottima amarezza, che eccelle se usato negli ultimi 5-15 min di bollitura. Possiede una caratteristica amaricante dolce e morbida, con un aroma che aggiunge note di uva spina, mandarino e spezie. Non ha uno stile indicativo!

  • Utilizzo: Aroma
  • Alfa Acido: 6-9%
  • Beta Acido: 1,9-3%
  • Co-H: 25-29%
  • Oli Totali: 0,4-0,8%
  • Myrcene: 45%
  • Humulene: 28%
  • Farnesene: 1%
  • Intensità: 6/10
  • ALTERNATIVE: Blanc e Wai-iti

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Goldings

Tipico luppolo dai delicati aromi britannici, che si combina perfettamente al Fuggle. Ha origini antiche, che provengono dalla regione inglese del Kent. Possiede caratteristiche amaricanti dolci, simili al miele. In aroma richiama sentori floreali, leggermente speziati, terrosi e di miele. Utilizzato prevalentemente come aroma, non ha uno stile indicativo.

  • Utilizzo: Aroma
  • Alfa Acido: 4-9,5%
  • Beta Acido: 1,9-3,0%
  • Co-H: 25-30%
  • Oli Totali: 0,4-0,8%
  • Myrcene: 25%
  • Humulene: 36%
  • Farnesene: Tracce
  • Intensità: 6/10
  • ALTERNATIVE: Nessuna

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Keyworths Early

Luppolo selezionato nel 1943, per avere una moderata resistenza alle malattie d’appassimento. Presenta caratteristiche amaricanti “Manitoban”, che regalano un sapore pungente e note di limone e pompelmo. L’aroma risulta essere piccante! Utilizzato prevalente come aroma, non possiede uno stile indicativo.

  • Utilizzo: Aroma
  • Alfa Acido: 5,6-8,3%
  • Beta Acido: 3,0-3,5%
  • Co-H: 32-38%
  • Oli Totali: 1,0-1,8%
  • Myrcene: 43%
  • Humulene: 23%
  • Selinenes: Tracce
  • Farnesene: Trecce
  • Intensità: 6/10
  • ALTERNATIVE: Nessuna

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Minstrel

Varietà di luppolo che conferisce alla birre una grande pienezza di sapore e profondità. Deriva dal programma di sviluppo Charles Faram. Le caratteristiche amaricanti ricordano quelle del Challenger, con sentori aromatici che vanno sullo speziato, frutti di bosco e agrumi. Utilizzato perlopiù come aroma, non ha uno stile indicativo.

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 5-7%
  • Beta Acido: 3-3,5%
  • Co-H: 22-26%
  • Oli Totali: 0,5-0,7%
  • Myrcene: 22-25%
  • Humulene: 1-4%
  • Farnesene: 7-9%
  • Intensità: 6/10
  • ALTERNATIVE: Nessuna

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Pilgrim

Varietà di luppolo dall’aroma particolarmente piccante simile al Challenger, che si unisce bene con altre varietà inglesi. La caratteristica amaricante conferisce un amaro rinfrescante, corposo e rotondo. In aroma presenta spunti fruttati e speziati, con note di limone/pompelmo e un sapore che varia tra bacche e pere verdi. Utilizzato principalmente come amaro, si rivela un ottimo luppolo per Bitter e Pale Ale.

  • Utilizzo: Amaro
  • Alfa Acido: 9-13%
  • Beta Acido: 4-5%
  • Co-H: 35%
  • Oli Totali: 1-1,8%
  • Myrcene: 30-35%
  • Humulene: 21-25%
  • Farnesene: 0,3%
  • Intensità: 6/10
  • ALTERNATIVE: Target e Challenger

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Progress

Luppolo introdotto come sostituzione del Fuggle. Col tempo si è rivelato un ottima varietà d’amaro e d’aroma. Le caratteristiche amaricanti presentano un amaro corposo e rotondo, con un aroma erbaceo dolce, floreale, terroso e di menta. Utilizzato sia come aroma che come amaro, è indicato in birre Stout e Pale Ale.

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 6-7,5%
  • Beta Acido: 2-3,3%
  • Co-H: 33%
  • Oli Totali: 0,8-1,0%
  • Myrcene: 29%
  • Humulene: 36-42%
  • Farnesene: Tracce
  • Intensità: 6/10
  • ALTERNATIVE: Fuggle

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Sovereign

Luppolo derivato dal Pioneer, che si rivela un ottimo alleato del Goldings. E’ una varietà che lavora bene anche singolarmente, per l’amaro medio e l’aroma particolarmente complesso. La caratteristica amaricante regala sentori rotondi di tè verde, mentre l’aroma richiama note floreali ed erbacee (menta). Inoltre comprende una serie di aromi particolarmente complessi e delicati. Nonostante sia impiegato in aroma e in amaro, non presenta uno stile indicativo. Si rivela comunque ottimo su birre chiare.

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 4,5-6,5%
  • Beta Acido: 2,1-3,1%
  • Co-H: 26-30%
  • Oli Totali: 0,6-1,0%
  • Myrcene: 25-30%
  • Humulene: 21-26%
  • Farnesene: 3-5%
  • Intensità: 6/10
  • ALTERNATIVE: Pioneer e Goldings

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Sussex

Luppolo scoperto casualmente nel 2005 a Gate Court, nel Northiam. Possiede un sapore delicato simile al Fuggle, che rilascia un’amaro classico e rotondo. In aroma regala note terrose, erbose e menta. Utilizzato prevalentemente come amaro, si rivela particolarmente indicato su birre chiare.

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 4,3-5,8%
  • Beta Acido: 2,4-3,2%
  • Co-H: 29-32%
  • Oli Totali: 0,4-0,6%
  • Myrcene: 42%
  • Humulene: 23%
  • Farnesene: Tracce
  • Intensità: 6/10
  • ALTERNATIVE: Fuggle

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Keyworths Midseason

Luppolo derivante dalla varietà selvatica Neomexicanus, è stato selezionato nel 1943 per un’elevata resistenza alle malattie d’appassimento. Presenta caratteristiche amaricanti “Manitoban”, che regalano un sapore deciso con note di ribes nero. Per quanto riguarda l’aroma richiama sentori fruttati, di ribes nero e di agrumi. Utilizzato sia come aroma che come amaro, non possiede uno stile indicativo.

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 4,3-8,7%
  • Beta Acido: 2,4-3,1%
  • Co-H: 42-48%
  • Oli Totali: 0,5-0,9%
  • Myrcene: 40%
  • Humulene: 20%
  • Selinenes: 2,5%
  • Farnesene: Tracce
  • Intensità: 5/10
  • ALTERNATIVE: Nessuna

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Phoenix

Varietà sviluppata contemporaneamente all’Admiral, che deriva da una pianta di Yeoman. E’ un luppolo poco conosciuto, utilizzato sia come amaro che come aroma. Presenta un amaro ricco e ben bilanciato, e un aroma dai sapori freschi di pino, fiori, cioccolato, melassa e leggeri accenni speziati. Non presenta uno stile indicativo!

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 8-12%
  • Beta Acido: 3,8-5,4%
  • Co-H: 30%
  • Oli Totali: 1,2-2,5%
  • Myrcene: 24%
  • Humulene: 30%
  • Farnesene: 1,5%
  • Intensità: 5/10
  • ALTERNATIVE: Nessuna

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Pilot

Luppolo che si contraddistingue dalle altre varietà inglesi. Presenta un amaro particolarmente rinfrescante, pulito e nitido, e un aroma di limone e spezie. Questo luppolo utilizzato sia come aroma che come amaro, è noto anche per il suo sapore di marmellata. Non presenta uno stile indicativo!

  • Utilizzo: Aroma/Amaro
  • Alfa Acido: 8-11%
  • Beta Acido: 3,3-5,0%
  • Co-H: 35%
  • Oli Totali: 0,8-1,5%
  • Myrcene: 35-40%
  • Humulene: 3,5%
  • Farnesene: Tracce
  • Intensità: 5/10
  • ALTERNATIVE: Nessuna
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Fonte British Hop Association

Buona birra a tutti

Il disinfettante della BrewDog. Un’idea fuori dagli schemi!

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disinfettante BrewDog
disinfettante BrewDog

Quelli della BrewDog non si smentiscono mai! Dopo la comunicazione di alcune settimane fa, che segnava la svolta del birrificio scozzese, i ragazzi della BrewDog esordiscono con una trovata che si discosta dalla birra. Nasce il BrewGel Punk sanitiser, un gel disinfettante per le mani made in BrewDog.

L’idea arriva dalla richiesta del governo britannico, nel contribuire all’approvvigionamento di prodotti igienizzanti, per far fronte all’emergenza coronavirus. L’annuncio si apprende da Twitter: “Per fronteggiare la carenza, abbiamo appena iniziato a lavorare sulla produzione di disinfettante per le mani nella nostra distilleria in Scozia. Siamo determinati a fare tutto il possibile per cercare di aiutare quante più persone possibile restando al sicuro.”

Una nobile pensata, fatta in stile BrewDog. Il surrogato dell’amuchina, però, non sarà in vendita! Sono gli stessi ragazzi del birrificio a comunicarlo attraverso un altro Tweet: “Giusto per essere chiari, non venderemo il disinfettante. Ma lo regaleremo a chi ne ha bisogno.”

Il gel disinfettante della BrewDog, che tra marketing e solidarietà fa parlare di sé, in un momento del genere si rivela davvero utile. In una situazione di sconforto totale, in cui sanità ed economia sono al collasso, bisogna dare atto al genio creativo di questi ragazzi e al loro contributo per l’intera comunità.

Buona birra a tutti.

Festa di San Patrizio: dove la birra si colora di verde!

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Festa di San Patrizio: dove la birra si colora di verde!
Festa di San Patrizio: dove la birra si colora di verde!

Qual è una delle feste, che insieme all’Oktoberfest tedesco, fa letteralmente impazzire gli amanti della birra? Il 17 marzo è una data che ogni bevitore della bevanda più amata al mondo deve obbligatoriamente segnare sul proprio calendario. In questo giorno dell’anno, infatti, ricorre la tradizionale e particolare festa di San Patrizio o St Patrick’s Day in cui tutto si tinge di verde, anche la birra! Si tratta di una delle commemorazioni più importanti d’Irlanda, diventata piuttosto celebre anche nel resto del mondo, dove tradizione e leggenda associano al colore verde e al magico trifoglio fiumi di birra e grande divertimento. Ma cosa c’è dietro la festa che attraverso manifestazioni, balli celtici, musica, cibo e birra riunisce e fa sognare milioni d’appassionati del boccale?

Indice

  1. Un po di storia…
  2. La Festa di San Patrizio
  3. La birra verde
  4. Le conseguenze del Covid-19

Un po di storia…

La festa di San Patrizio è una ricorrenza cristiana, ufficializzata solo a partire dal Seicento, celebrata annualmente ogni 17 di marzo in onore del Santo patrono irlandese. La data, che coincide con la morte del Santo (17 marzo 461), ricorda l’importante contributo religioso di San Patrizio, fautore del cristianesimo in Irlanda.

Patrizio (inizialmente chiamato Maewyn Succat) nacque in Britannia alla fine del IV secolo. Durante l’adolescenza venne rapito da alcuni predoni irlandesi, che lo vendettero come schiavo nella contea di Antrim. Per sei anni lavorò come pastore sulle Slemish Mountain, dove apprese la lingua gaelica e le pratiche dei druidi. Dopo sei anni di schiavitù riuscì a fuggire imbarcandosi clandestinamente su una nave diretta verso l’Inghilterra (la leggenda narra che prima della fuga, Patrizio ebbe una visione di una nave che lo aspettava).

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La vocazione al Cristianesimo

Durante gli anni di schiavitù, Patrizio maturò la sua vocazione verso il Cristianesimo divenendo diacono nel 407. Consacrato vescovo nel 420, papa Celestino I gli affidò l’evangelizzazione delle isole britanniche, con particolare riferimento all’Irlanda, per riprendere la missione abbandonata dal precedente vescovo Palladius (nei suoi racconti, Patrizio rivela di un sogno dove una Voce lo invitava a portare il Cristianesimo in Irlanda).

Festa San Patrizio
Croce Celtica

Nel 432 Patrizio iniziò la missione sulle terre irlandesi e secondo la leggenda, utilizzò proprio un trifoglio per spiegare alla popolazione locale la Santissima Trinità (Padre, Figlio e Spirito Santo), favorendo così la contaminazione tra gli elementi cristiani e le tradizioni celtiche e pagane per rendere il messaggio evangelico accessibile a tutti. La leggenda, infatti, narra che questo sia stato l’origine della Croce Celtica, nata per l’appunto dall’unione di una Croce Cristiana col simbolo celtico del sole.

Nonostante i tanti soprusi subiti nella sua vita, Patrizio riuscì comunque a portare avanti la sua missione in Irlanda diffondendo ovunque il Cristianesimo e le sue usanze.

Gli storici collocano la sua morte il 17 marzo 461 a Saul, in una chiesa donatagli da Dichu (capitano da lui convertito). Il corpo conteso da diverse città fu affidato a una coppia di buoi che, senza guida, lo depose a Down. La città sita nell’Irlanda del Nord cambiò il nome in Downpatrick, in cui fu eretta una statua dell’Apostolo che dall’ora veglia su tutta l’Irlanda.

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La Festa di San Patrizio

Festa San Patrizio

La festa di San Patrizio o St. Patrick’s Day si celebra ogni anno il 17 Marzo. E’ la festa più importante dell’Irlanda e per questa ricorrenza ogni cosa si tinge di verde, anche la birra! Tuttavia, oltre al significato religioso e al divertimento, la commemorazione del patrono d’Irlanda possiede anche un certo fascino, ricco di simboli e tradizioni.

Iniziamo dal trifoglio. Come accennato in precedenza, secondo la leggenda San Patrizio utilizzò il trifoglio come il simbolo della Trinità per divulgare il culto del Cristianesimo nell’Irlanda pagana dell’epoca.

Festa San Patrizio

Un altro simbolo della festa è il colore verde. Va specificato però che inizialmente il colore associato all’immagine del santo era il blu e non il verde. Tuttavia col passare del tempo, il colore si convertì al verde in associazione al simbolo del trifoglio e dell’Irlanda, denominata anche “Paese Verde” per via delle sue immense distese di prati e pascoli che ne occupano la maggior parte del territorio.

La commemorazione di San Patrizio è conosciuta anche per gli immensi fiumi di birra che scorrono durante i festeggiamenti. L’intenso utilizzo della bevanda simbolo dell’Irlanda in questo giorno così particolare, coincide anche con l’inizio della Quaresima, che in passato era considerato l’unico momento privo di restrizioni in cui era concesso mangiare e bere liberamente.

Un altro simbolo di questa festa sono i serpenti, animali non presenti sull’isola irlandese. Secondo la leggenda, infatti, nel 441 San Patrizio cacciò in mare tutti i serpenti dell’Irlanda scagliando una campana dalle pendici del monte Croagh Padraig, ora meta di pellegrinaggio per i fedeli.

I festeggiamenti nell’isola e nel mondo

Chicago River

Dublino è sicuramente il fulcro dei festeggiamenti, che rinnova ogni anno la tradizione di San Patrizio in un tour de force di allegria, divertimento e degustazione birraia. Per l’occasione milioni di partecipanti si catapultano sull’isola irlandese, per essere travolti da un’atmosfera unica e goliardica, ricca di musica, balli celtici e tanta convivialità.

Tuttavia la festività non è circoscritta solo all’Irlanda, ma coinvolge tante altri paesi del mondo, come la parte orientale degli Stati Uniti, dove da secoli vive una numerosa comunità irlandese. Nella sola New York, ad esempio, si organizza una parata, che generalmente coinvolge oltre 200 mila partecipanti e milioni di spettatori. A Chicago invece il 17 marzo la comunità irlandese colora di verde le acque del Chicago River.

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La birra verde

Durante la manifestazione di San Patrizio, la Guinness, celebre Stout nata e cresciuta a Dublino, è tra le birre più bevute. Tuttavia non si tratta dell’unica specialità birraia, tant’è che ne esiste una appositamente pensata per l’occasione dalla particolare colorazione verde.

Festa San Patrizio

La birra verde nasce dall’idea del medico chirurgo Thomas H. Curtin, che la serviva nella sua club house di New York. Nonostante il debutto avvenuto nel 1914, diversi storici concordano sul fatto che la particolare bevanda fosse servita già dal 1910.

Inizialmente non era una birra particolarmente amata, anzi le testate giornalistiche dell’epoca la definivano “strano intruglio”. Ovviamente il colore e la grande percentuale d’immigrati irlandesi, contribuirono a renderla popolare soprattutto durante la festività di San Patrizio.

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La preparazione di questo “strano intruglio” si ottiene dall’aggiunta di altri ingredienti a una base di birra chiara (Lager o Golden Ale). Gli ingredienti utilizzati di solito sono il Blu Curaçao (liquore dalla tonalità azzurrina, che unito al giallo chiaro della birra produce un colore verde), sciroppi o coloranti alimentari.

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Le conseguenze del Covid-19

Purtroppo nel 2020 questa festa non si è celebrata, a causa della Pandemia da Coronavirus. Il difficile momento che ha penalizzato gravemente il pianeta Terra, ha vietato assolutamente gli assembramenti per scongiurare ulteriori contagi.

Nel 2021, nonostante la pandemia non accenni a indietreggiare e le feste siano ancora vietati, a Chicago il fiume tornerà nuovamente a tingersi di verde. Gli spostamenti tra stati però sono ancora limitati e non sarà possibile arrivare in Irlanda.

Tuttavia per ricordare la magica atmosfera di questo momento, la verde Irlanda ha organizzato una serie di eventi virtuali da seguire a casa. Alle ore 20 si darà inizio al St Patrick’s Day at Home, 90 minuti di diretta streaming con musica, dirette dai pub storici dell’isola e spettacoli celtici. Per partecipare, basterà collegarsi al canale YouTube e al profilo Facebook dell’ente Turismo Irlandese!

Buona birra a tutti

Alchemy IGA. Quando la birra incontra il vino

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Alchemy iga
Alchemy iga

La linea che divide birra e vino è superata da uno stile, che unisce i due mondi in un’esplosione di gusto e particolarità. Naturalmente il connubio tra cultura birraia e tradizione vinicola è racchiuso dallo stile IGA (Italian Grape Ale), fautore di proposte brassicole uniche. Tra le tante rappresentanze, una particolare attenzione va all’Alchemy IGA.

L’incontro tra due culture

Lo stile IGA è sicuramente l’emblema dell’incontro tra birra e vino. Nato nel 2006 dalla creatività del mastro birraio Nicola Perra, verrà riconosciuto come stile dal BJCP solo nel 2015. Oggi è l’orgoglio del Made in Italy birraio, in quanto promotore della cultura brassicola del Bel Paese.

Non è uno stile che impone particolari limiti! Infatti permette al birraio, di usare qual si voglia ingrediente. L’incontro tra vino e birra è mediato dall’uva, che può essere utilizzata come frutto, mosto, vinaccia o mosto fermentato. La grande varietà d’impiego permette una diversificazione del lievito, inserito volontariamente oppure in modo spontaneo. Una peculiarità interessante, che apporta aromi e sapori differenti per ogni ricetta.

L’Alchemy IGA ai sensi

“L’ossessione dalle birre” del Birrificio Della Granda, si manifesta nelle produzioni di questi ragazzi. La cura e l’attenzione applicate nelle birre, sono percepite dal bevitore che ne rimane ammaliato. Birre sicuramente particolari, fautori di stili altrettanto speciali. Tra queste proposte spunta l’Alchemy, una IGA a cui è difficile dire di no!

grappolo d'uva

Si presenta con un colore rosso ambrato, che attraverso l’opalescenza restituisce venature rame e rubino. Regala un importante cappello di schiuma bianca a trama fine, la quale possiede una buona persistenza.

Al naso rivela l’utilizzo delle uve di vitigno moscato. Si notano i sentori aciduli e frizzanti dell’uva. Questi creando uno stretto legame con l’alcol, restituiscono un equilibrio fruttato e piacevole.

Il gusto presenta una struttura lievemente acida e minerale, che rende complessa la bevuta. Il corpo è pieno, e accompagna un sapore vinoso in cui spuntano lineamenti luppolati. In una gradazione alcolica di 9 %vol. si rivela una birra calorosa, piena e impegnativa, che tuttavia rimane equilibrata.

Considerazioni

L’Alchemy IGA è una birra importante, nata per emozionare! E’ una perfetta enunciazione dell’incontro tra due mondi. Un connubio raggiunto grazie alla sapienza di un birrificio indipendente, che produce la maggior parte delle materie che utilizza. Attraverso la dedizione e la passione viene fuori una birra unica, che già dal suo aspetto comunica pacatezza e meditazione.

Accostamenti

La complessità di questa birra si denota anche nell’abilità di esaltare piatti delicati. La struttura vinosa e acidula si rivela un ottimo accompagnamento a formaggi e salumi. Inoltre vede un buon accostamento a secondi di carne alla brace e pesce. Ma nulla vieta di degustare l’Alchemy IGA anche in solitaria!

Buona birra a tutti.

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