Degustare una birra significa valutare dettagliatamente tutte le qualità sensoriali che s’intrecciano in un sorso. Ma non solo, significa dare valore a tutto ciò che compone una birra, dal colore, al sentore, al gusto. A primo acchito può sembrare un’azione banale, quasi naturale e scontata. Eppure è un ambito più difficile e complicato di quanto si possa pensare. Dietro alla degustazione della birra c’è studio, tecnica e tanto allenamento. E’ un campo immenso che va di pari passo con le nuove proposte birraie, sempre ricche di complessità e profumi molto articolati. Non mi definisco un sommelier della birra, ma a gusto mio ne so apprezzare la struttura e i sapori che possono sbocciare quando questa bevanda si versa nel bicchiere.
A rendere più interessante questa rubrica sarà la grande varietà di birre reperibili tra birrifici artigianali e proposte commerciali. Si tratta di una vasta proposta birraia, che spazia tra cultura belga, inglese, tedesca e americana. Naturalmente da buon italiano presterò particolare attenzione alle birre Made in Italy, ambasciatrici della cultura birraia italiana nel mondo.
Cercherò in modo semplice di trasmettervi la bevuta e di fornirvi una visione generale delle sensazioni che derivano da ogni birra. Dalle caratteristiche organolettiche che sprigionano a tutti gli aspetti visivi che ogni birra sa regalare.
Segui la rubrica “a gusto mio” e usala come un pratico riferimento di quelle birre che potresti un giorno trovarti tra le mani e magari non sai cosa potrebbero celare.
Buona birra a tutti.