Il luppolo è uno degli ingredienti fondamentali della birra. Il suo prezioso contributo si avverte attraverso i sentori che inebriano l’olfatto, ma anche nel gusto che generalmente possiede un amaro unico e particolare. Chi ama la birra sicuramente è un estimatore dei profumi generati dal luppolo, e ricerca nei vari stili i diversi lineamenti che si fondono alle note di malto e agli esteri del lievito. Ma oltre all’apporto che offre nella birra, il luppolo possiede altri benefici che rendono questo prezioso fiore ancora più speciale.
Naturalmente per avere i benefici del luppolo non bisognerà bere fiumi e fiumi di birra. L’alcol in dosi eccessive nuoce gravemente alla salute! Tuttavia l’assunzione di luppolo, sotto altre forme e dietro consulenza medica per scongiurare controindicazioni, può portare veri e propri benefici.
I benefici luppolo: Fitoterapia, Erboristeria e Omeopatia
Oltre all’uso birraio, grazie alla presenza di oli essenziali, resina, flavonoidi, acidi fenolici, sali minerali, umulone, lupulone, e fitoestrogeno, il luppolo trova impiego in diversi campi. Naturalmente bisogna fare una distinzione, in quanto non tutte le applicazioni sono supportate da studi scientifici approvati. In questo senso è bene affidarsi solo a fonti sicure e informare il proprio medico curante per non incorrere in effetti collaterali.
Indice
Uso Fitoterapico
Tra le diverse proprietà del luppolo, ci sono quelle attribuite dalla fitoterapia che riguardano l’azione sedativa, emmenagoga, anafrodisiaca e amaro-tonica. Grazie alla presenza di acidi alfa e beta, il luppolo possiede un’efficace azione sedativa prevista anche dal Formulario Galenico Nazionale. La caratteristica sedativa, combinata con i benefici della valeriana e verbena, è sfruttata per la cura degli stati ansiosi, irrequietezza, tensione nervosa e insonnia. I responsabili di questi benefici sono sopratutto il lupolone e l’umolone, acidi che in ambito brassicolo conferiscono amaro e aroma. Grazie ai prodotti derivanti dall’ossidazione di questi acidi si ottiene il 2-metil-3-buten-2-olo, un composto simile all’alcohol terz-amilico (noto anestetico e sedativo). Inoltre si rivela utile in molti casi di mal di testa frequente o cronico, legato a ipofunzionalità gastrica.
Il Fitoestrogeno
Il luppolo contiene 8-prenilnaringenina, il più potente fitoestrogeno conosciuto. Va detto però, che la concentrazione nella pianta è talmente scarsa da non avere effetti biologici rilevanti dalle attuali tecniche di laboratorio. La sua carenza viene comunque rimpiazzata dalla conversione dell’isoxantoumulone, di cui il luppolo ne è ricco. La presenza di questi fitoestrogeni fa sì che il fiore abbia un’azione emmenagoga, particolarmente indicata per contrastare i sintomi legati ai disturbi della menopausa e premenopausa. Inoltre i fitoestrogeni contenuti nel luppolo contribuiscono, all’azione anafrodisiaca negli uomini agendo come calmanti sessuali.
Tra i tanti benefici che la fitoterapia riconosce, esiste anche l’azione amaro-tonica, che agevola i processi digestivi. Grazie alla proprietà stimolante delle secrezioni gastriche e dell’appetenza, il luppolo porta sollievo nel trattamento di gastriti di origine nervosa.
I medicinali fitoterapici sono quelli il cui principio attivo è una sostanza vegetale e approvati ufficialmente dall’AIFA (Agenzia Italiana Farmaco). L’agenzia come tale ne verifica la qualità, l’efficacia e la sicurezza, pertanto i medicinali sono venduti esclusivamente nelle farmacie. Alcune di questi dietro prescrizione medica e altri come medicinali da banco. Pertanto si rammenta l’utilizzo moderato di questi prodotti!
Uso Erboristico
L’erboristeria essendo la scienza dedita alle piante officinali, medicinali, aromatiche, alimurghiche e cosmetiche, non poteva rimanere esente dal riconoscere le proprietà del luppolo. Tra i vari benefici riconosciuti del luppolo, quelli attribuiti dall’erboristeria si riallacciano alla fitoterapia. Inoltre vedono nel luppolo un ottimo strumento per avere benefici al fegato e alle ossa, ma anche a livello cutaneo, anti-ossidante e anti-infiammatorio. In quest’ambito l’assunzione del luppolo avviene sotto forma di estratto liquido, di tintura o altre preparazioni ad uso orale, che naturalmente presentano una somministrazione diversa da un individuo all’altro.
Azione Digestiva
La nota azione digestiva, espletata dai tannini presenti nel luppolo, estende i suoi benefici anche al fegato. Infatti nella Medicina Cinese il luppolo aiuta il fegato a compiere meglio le sue funzioni, fornendo un’azione ripulente dalle tossine che spesso lo rallentano. Inoltre grazie alla presenza di silicio, che contribuisce alla crescita e al rafforzamento delle ossa, anche l’apparato scheletrico ne trae giovamento.
Azione Cutanea
A livello cutaneo il luppolo ha un effetto cicatrizzante, utile a curare piaghe e ferite. Inoltre le proprietà elasticizzanti, purificanti e anti-pruriginose, forniscono un ottimo beneficio contro dermatiti, psoriasi e pelle cadente. Le proprietà del luppolo riguardano anche il cuoio capelluto. Infatti grazie all’alto contenuto di amminoacidi e alla presenza di fitoestrogeni l’attività metabolica cellulare del cuoio capelluto è potenziata, con effetti rigeneranti e stimolanti per la formazione di nuovi bulbi.
Azione Anti-ossidante
L’azione anti-ossidante è data dalla presenza dei polifenoli, preziose molecole che contrastano l’ossidazione cellulare, la quale incentiva l’invecchiamento delle cellule attraverso la formazione di radicali liberi. L’apporto dei fitoestrogeni favorisce le cellule del tessuto connettivo della pelle regalando elasticità. Invece i tannini interagendo con le proteine delle membrane cellulari, danno una protezione alla cute da disidratazione e tossine. Inoltre lo scoraggiamento dei radicali liberi aiuta a prevenire l’insorgere di malattie cardiovascolari. Mantenendo il cuore in salute e migliorando la circolazione sanguigna si riduce il rischio della formazione di placche arteriosclerotiche, causa d’infarto.
Azione Anti-infiammatoria
L’azione anti-infiammatoria, dovuta alla presenza di acido caffeico, ha un ottimo effetto bloccante contro i mediatori dell’infiammazione oltre a dare benefici contro l’artrite reumatoide. Inoltre il supporto attraverso l’aromaterapia, lenisce infiammazioni dell’apparato respiratorio con evidenti benefici in caso di tosse e congestione respiratoria.
I prodotti erboristici non possono essere definiti farmaci anche se potrebbero avere qualche attività farmacologica. Comunque in considerazione di un possibile effetto farmacologico, l’uso di questi prodotti deve risultare sempre prudente!
Uso Fitoterapico
In ambito omeopatico il luppolo è utilizzato come antinfiammatorio della mucosa intestinale, antidolorifico neuropatico (nevralgia), priapismo (erezione patologica del pene), ulcere e abrasioni cutanee. Altri usi prevedono l’impiego del luppolo per stimolare l’appetito, favorire la digestione, abbassare la glicemia e combattere la spermatorrea (emissione spontanea di liquido seminale). Sebbene i disturbi trattati dall’omeopatia attraverso il luppolo siano simili alla fitoterapia e all’erboristeria, non esiste nessuna tesi scientifica che ne attribuisca i reali benefici.
I medicinali omeopatici fanno parte delle cure alternative! Questi prodotti sono riconoscibili in quanto riportano la dicitura “medicinale omeopatico senza indicazioni terapeutiche approvate”. Ciò significa che non esiste nessuna certificazione accertata da un’autorità competente (AIFA).
Studi in corso…
Alcuni benefici del luppolo riguardano le attività antitumorali, innescate dai preziosi fitoestrogeni contenuti all’interno della pianta. Diverse ricerche dichiarano infatti che il luppolo limiti la crescita di cellule tumorali, attraverso la caratteristica estrogenica. Inoltre da altri studi in vitro è stato dimostrato che i flavonoidi (xantumolo), impediscono la proliferazione di cellule responsabili di tumori al seno, dell’ovaio e del colon. Mentre (sempre da studi in vitro) sembrerebbe che l’umulone sia in grado di bloccare lo sviluppo delle cellule che causano leucemia monoblastica acuta.
Va tenuto presente che, i risultati ottenuti dagli studi in vitro di laboratorio, non trovano applicazione medica in quanto necessitano di ulteriori approfondimenti!
Controindicazioni
Nonostante i diversi benefici non tutti possono assumere il luppolo, in quanto potrebbero andare incontro a problematiche serie. I principali effetti collaterali riguardano sopratutto il dosaggio eccessivo, ma anche una possibile ipersensibilità. Tra i vari disturbi infatti si possono notare vertigini, nausea e variazioni cognitive.
Le controindicazioni interessano invece particolari categorie di persone, come le donne in gravidanza oppure soggetti che presentano patologie al seno di tipo estrogeno-dipendente, insufficienza respiratoria o circolatoria. Inoltre andrebbero valutate con attenzione le somministrazioni farmacologiche, in quanto l’uso di luppolo potrebbe andare in contrasto con gli psicofarmaci, anti-depressivi o terapie ormonali. Vanno anche considerati i farmaci barbiturici, i quali con l’assunzione di luppolo potrebbero dare un effetto dalla durata non precisata.
Buona birra a tutti.