I facchini di birra Peroni vanno in sciopero! Chiedono il rispetto del contratto nazionale e dei turni più onesti, inoltre venti di loro rischiano il licenziamento. Questo succede a Roma ormai da diversi giorni. Sono in 39 a protestare, davanti allo storico stabilimento di via Renato Birolli, in zona Collatina.
Lo sciopero nel dettaglio
Bisogna dire che le trattative pacifiche vanno avanti da qualche mese. I sindacati hanno cercato fin da subito di aprire un dialogo proficuo sia per la cooperativa che per i lavoratori. Ma dopo un iniziale consenso in cui la trattativa sembrava fruttare, le promesse garantite dalla Masterjob sono andate in fumo. Per cui dopo l’ennesimo tentativo di ricucire i rapporti, si è dovuto passare al pugno duro.
I motivi che racchiudono la scontentezza e il dissenso sull’andamento organizzativo della cooperativa, a cui fanno capo i 39 facchini di Birra Peroni, sono:
- Rispetto del contratto collettivo nazionale della logistica;
- Organizzazione dei turni che non sia “a chiamata tramite SMS”;
- Rispetto dell’anzianità per la convocazione degli addetti a tempo determinato.
Le dichiarazioni del sindacato
Come spiega Alberto Violante di SI Cobas: “Si tratta di persone con lo status di rifugiato politico o con permesso di soggiorno. Il lavoro per queste persone significa dignità! Il problema è che vengono trattati come lavoratori a chiamata, convocati via SMS. Oltre a ciò riscontriamo delle differenze retribuite in busta paga”.
A gravare sulla situazione, c’è inoltre il rischio di licenziamento. Infatti metà di loro potrebbero perdere il lavoro, senza una particolare motivazione. Prosegue Alberto Violante: “Ai lavoratori non è stata data alcuna spiegazione. Eppure ad ottobre la cooperativa si era impegnata per il rispetto del contratto collettivo nazionale della logistica”.
L’inasprimento arriva dall’organizzazione della cooperativa sulla forza lavoro. La Masterjob invece di onorare l’accordo sul rispetto dell’anzianità, che da precedenza di convocazione agli addetti che lavorano da più tempo nella cooperativa, richiama gli unici lavoratori non iscritti al sindacato che tra l’altro hanno meno durata degli esclusi. Questa oltre a dimostrarsi una manovra che non consente l’ottemperanza delle diverse scadenze, conferma l’ingiusta decisione di licenziamento.
La risposta della Cooperativa Masterjob
Nello sciopero che continua ormai da diversi giorni, al grido di “Peroni, il gusto dell’ingiustizia”, non mancano le repliche della controparte interessata. Difatti la cooperativa Masterjob puntualizza: “sono impiegati regolarmente nel rispetto delle esigenze della produzione. Non sono mai stati trattati come lavoratori a chiamata e/o convocati via SMS. Essi assumono lo status di socio, con ulteriore rapporto di lavoro subordinato, e l’applicazione del contratto collettivo nazionale della logistica“. Su queste dichiarazioni ovviamente arrivano le smentite dei sindacati e dei lavoratori, che perdi più conservano i messaggi di servizio inviati dalla cooperativa.
La posizione di birra Peroni
Ovviamente sullo sciopero dei facchini non manca la puntualizzazione di Birra Peroni, che scrive:“Tutti gli eventuali problemi contrattuali di questi lavoratori dipendono solo e unicamente dalla cooperativa. Nello specifico, i lavoratori si sono riuniti per manifestare il proprio dissenso a seguito dell’annuncio ai sindacati firmatari degli accordi nazionali dell’invio di una lettera di licenziamento per alcuni di loro da parte del loro datore di lavoro. La decisione in merito a tale iniziativa e alle modalità attuative è esclusivamente in capo alla Cooperativa stessa.
Per quanto ci riguarda, Birra Peroni ha siglato un accordo di servizio con la Cooperativa Masterjob per il 2020, in base alle proprie necessità organizzative interne legate al lavoro temporaneo ed alle esigenze di produzione dello stabilimento. Lo stabilimento produttivo impiega dipendenti diretti ma si avvale inoltre di numerose ditte e cooperative esterne, tra cui la Masterjob, con le quali sigla accordi di servizi in base alle proprie necessità produttive. Ci auguriamo tuttavia che la questione relativa ai dipendenti della cooperativa Masterjob possa risolversi nel miglior modo possibile”.
Considerazioni
Naturalmente Birra Peroni non può far finta di non sapere la manovra che la Masterjob fa ai suoi dipendenti. Anche se in via secondaria, ha comunque una certa responsabilità sui diritti di chi lavora per l’azienda. In questo infatti, dovrebbe mostrare maggiore attenzione durante la stipula degli appalti. Comunque i facchini di birra peroni e i sindacati continueranno lo sciopero ad oltranza, finché non vedranno il riconoscimento dei diritti economici e lavorativi.
Ad oggi la mossa della cooperativa è stata quella di chiedere un tavolo di discussione, ma i lavoratori non transigono “giustamente” sul fattore licenziamento. Nessuno dovrà perdere il proprio lavoro! Vedremo come si evolverà la situazione.
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Buona birra a tutti.