“Siamo orgogliosi – commenta Michele Cammarano, consigliere regionale del M5S – d‘aver dotato la nostra regione di una legge che promuove la produzione di birra artigianale tipicamente campana“.
La notizia arriva dopo l’approvazione all’unanimità nell’aula del Consiglio Regionale della Campania della legge sul “Sostegno all’agricoltura di qualità e del patrimonio agro-alimentare nel settore della produzione della birra agricola e artigianale“.
Cammarano: “Valorizzazione del prodotto locale”
“Una norma alla quale ho lavorato in questi anni con impegno. – Puntualizza Cammarano – Insieme ai tanti produttori di quello che è destinato a diventare un prodotto d‘eccellenza della nostra terra. Un prodotto che, grazie al Movimento 5 Stelle, sarà valorizzato e promozionato attraverso politiche a sostegno delle attività produttive artigianali e del patrimonio agro-alimentare.
Il testo prevede iniziative tese alla identificazione e valorizzazione della produzione birraia artigianale. Questo in considerazione dell’elevato valore storico-culturale ed economico del comparto in Campania, in un contesto caratterizzato dalla presenza di condizioni climatiche e naturali ottimali.
L’obiettivo è quello di agevolare la crescita dei birrifici artigianali indipendenti. Ma anche di piccoli birrifici agricoli e micro-birrifici, la cui produzione dovrà essere svolta esclusivamente sul territorio regionale”.
Una ricchezza che ritorna al territorio
Oltre ad incentivare il prodotto locale, la norma allo stesso modo promuove un territorio spesso sfruttato dalle multinazionali del settore. L’impegno è quello di ridare sostegno alle realtà territoriali che, oltre a generare un fatturato importante, offrono prezioso lavoro a tempo indeterminato.
“Grazie a questa legge, – continua Cammarano – assisteremo a un rilancio complessivo del comparto agricolo sul territorio della nostra regione. Ad oggi 1,5 miliardi di Euro di fatturato generato dal consumo di birra in Italia viene raccolto da multinazionali estere grazie a produzioni industriali.
Adesso abbiamo l’opportunità di trattenere questa ricchezza per i nostri produttori, la nostra agricoltura e i nostri consumatori. In 10 anni i micro-birrifici in Italia sono saliti da 220 del 2008 a 860 del 2018, ovvero +330%, fatturando singolarmente oggi tra i 100 e gli 800 mila Euro l’anno. Di questi il 51% impiega personale dipendente a tempo indeterminato.
Puntare sulla produzione birraia agricola e artigianale in Campania equivale a mettere in campo misure finalizzate a sostenere lo sviluppo della coltivazione delle materie prime impiegate per la produzione della birra, la valorizzazione degli elementi di tipicità e qualità e l’implementazione di processi innovativi nelle lavorazioni dei prodotti”.
Buona birra a tutti.